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Alcuni importanti avvistamenti degli anni 50 (Donald E. Keyohe) che non tutti conoscono...

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2010 20:50
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17/11/2008 23:22

Accidenti, Ufologo, mi hai battuto sul tempo! Così non vale! [SM=g28000]
Volevo aprire un thread sull'argomento "Disclosure Project" perché è un argomento che mi interesserebbe molto approfondire, ma devo raccogliere bene le idee prima di scriverlo perché ho parecchie cose da dire e chiedere...
Beh, un po' di pazienza, spero di poter buttare giù qualcosa nei prossimi giorni! Ritengo comunque che il DP potrebbe essere la soluzione a tutti i mali, se quello che dice Greer fosse vero, peccato che secondo molti si tratterebbe solo di uno specchietto per le allodole dell'intelligence... Credo in ogni caso che sia un argomento che meriti estrema attenzione e che valga la pena approfondire!

Per ora, buonanotte...
18/11/2008 11:38

Ciao Profondo Blu, sì, certamente se ne può discutere, mah, chissà...
20/11/2008 18:17

Non posso trascurare questa intervista

La prima missione lunare indiana e l’esistenza di manufatti alieni sul nostro satellite. Ne parla il ricercatore aerospaziale Richard C. Hoagland.
Di Michael Salla (www.exopolitics.org)
A cura di Lavinia Pallotta (X TIMES - )


Il 14 Novembre l’India è riuscita a far atterrare una sonda spaziale sulla superficie lunare.

La sonda era stata lanciata dal satellite Chandrayaan-1 (dal sanscrito “veicolo lunare”) e giunta ad un centinaio di chilometri dalla Luna era entrata nella sua orbita lo scorso 8 Novembre. Lanciato dall’Organizzazione Indiana per le Ricerche Spaziali il 22 Ottobre, il Chandrayaan-1 è il primo tentativo da parte del Paese asiatico di raggiungere la Luna. L’India è così entrata a far parte del ristretto gruppo di nazioni che hanno raggiunto la Luna ed è una delle tre ad avere attualmente dei mezzi spaziali in orbita lunare. Le prime immagini ad alta risoluzione della superficie lunare sono già arrivate e suscitano particolare interesse in chi è alla ricerca di verifiche indipendenti del suo vero aspetto, come Richard C. Hoagland, che ha speso anni analizzando le immagini NASA della Luna e di Marte. Nel suo libro “Dark Mission” (2008),

Hoagland sostiene che la NASA, grazie al Jet Propulsion Laboratory, ha sistematicamente nascosto o alterato le immagini satellitari che indicavano la presenza di manufatti extraterrestri su entrambi i corpi celesti.
Secondo il ricercatore, inoltre, la NASA dipende dal U.S. Department of Defence (DOD) come evidenziato dalle normative dello statuto NASA.

Ho contattato Richard Hoagland per domandargli un parere sulla missione Chandrayaan-1, anche in relazione alle sue tesi sulla presenza di manufatti ET. Prima di rispondere alle mie domande, ha riportato la seguente dichiarazione del neo-presidente Barack Obama, pronunciata il 22 Ottobre: «Con il lancio da parte dell’India del suo primo modulo lunare, a breve distanza dalla prima passeggiata nello spazio della Cina, ci viene ricordato quanto sia urgente per gli Stati Uniti rivitalizzare il nostro programma spaziale se vogliamo rimanere i leader indiscussi dello spazio, della scienza e della tecnologia».

Michael Salla: Per quanto tempo potrà continuare il cover-up della NASA/DOD sui manufatti extraterrestri, ora che l’India e altre nazioni inviano satelliti attorno alla Luna e sonde sulla sua superficie?

Richard Hoagland: «Se Obama (e chi c’è dietro di lui…) è davvero interessato alla nuova missione lunare dell’India, come lascerebbe supporre la sua dichiarazione (né Bush, né McCain ne hanno fatte di simili), allora Obama deve anche sospettare (o sapere!) il “perché” di questa spesa assolutamente “anti-economica” da parte dell’India e il perché stia progettando altre, ben più costose, missioni lunari con i russi! Dunque, se il “ cover-up NASA/DOD sui manufatti alieni” dovesse continuare con l’Amministrazione Obama, potrebbe riguardare, in parte, la personale conoscenza di Obama delle motivazioni che hanno spinto l’India ad andare sulla Luna… e i relativi, futuri progetti per un qualche tipo di “nuove relazioni” con la Russia (Putin). In breve: è stato piazzato un colpo in favore del disclosure – se non altro perché più gli altri “giocatori” internazionali sono coinvolti (sebbene controllati da una “fonte centrale”, “la Famiglia”)… più opportunità ci sono che trapelino nuovi dati, pianificati o meno».


M.S. Gli Indiani riusciranno a ottenere un data base indipendente su ciò che si trova sulla superficie lunare?

R.H. «La missione Chandrayaan è dotata di un equipaggiamento che è lo stato dell’arte dell’alta risoluzione: videocamere, radar e uno strumento unico progettato per registrare specificamente “TLP” (Transient Lunar Phenomena) ripresi dall’orbita lunare. Noi della Enterprise, in base alle immagini NASA, riteniamo che le “luci” da molto tempo segnalate siano in realtà riflessi solari irregolari provenienti dai resti di strutture vitree sulla Luna, visibili in quelle immagini NASA! Abbiamo esempi sorprendenti, nel database della NASA, di riflessi vitrei. Se fosse così, il fatto che gli Indiani abbiano inviato uno strumento nell’orbita lunare per studiare e riprendere questo misterioso fenomeno, sarebbe interpretabile come una significativa anticipazione dei loro piani per rivelare la fonte di quei riflessi, non appena disporranno dei loro dati TLP: antiche rovine in vetro sulla Luna!»


M.S.: Quali sono le tue previsioni sul tentativo della NASA/DOD di influenzare quanto gli indiani potrebbero divulgare del loro futuro database lunare?

R.H.: «Alcuni anni fa il Governo Indiano ha firmato un “memo of understanding” con la NASA, su questa loro missione lunare ( ). Di conseguenza, esistono un paio di esperimenti di volo NASA della missione Chandraayan, oltre a quelli effettuati dagli indiani, che hanno visto il coinvolgimento di scienziati del JPL. Se però il Governo indiano sta progettando di rivelare “il materiale autentico”, non credo che la NASA potrà influenzare molto i loro grandi obiettivi politici. Di nuovo, dipende tutto dagli accordi presi in cima alla catena di comando e da quanto “cambiamento” Obama (e la gente dietro di lui) sta realmente portando avanti… aspettando il 2012».


M.S.: Credi che l’India sia un possibile candidato alla divulgazione pubblica dell’esistenza di manufatti sulla Luna attraverso le immagini satellitari?

R.H.: «Sì, assolutamente. I testi Veda contengono indicazioni straordinarie di un’antica, sconvolgente storia hi-tech dell’umanità (dai tempi remoti in cui la Luna, Marte e molti altri corpi del sistema solare, erano abitati dai nostri antenati). Se deve esserci il “disclosure” di queste verità a lungo taciute, allora nessuno sarà miglior “messaggero” dell’India, ammesso le venga consentito renderle pubbliche dalle altre forze geopolitiche. La curiosa puntualizzazione di Obama sulla missione lunare indiana, settimane prima di essere in grado di fare qualsiasi cosa, è un segno molto interessante di quando potrebbe accadere nei prossimi mesi…».


M.S.: Per finire, prevedi che chi sta dietro alla segretezza sia completamente consapevole del disclosure dell’India su quello che si trova sulla superficie lunare e possa dunque impedirlo, per non perdere credibilità?

R.H.: «Anche questo ci riporta alla reazione pubblica di Obama di fronte alla missione Chandraayan, ancor prima di essere eletto. Sono cautamente positivo sul “cambiamento” in arrivo. Ammesso che tutto ciò si verifichi, per chiunque avvierà per primo questo cambiamento (noi, per paura di ”perdere la faccia”, gli Indiani) la corsa oggi è cominciata.

C’è una certa logica dietro al permettere all’India “di farlo”. Darebbe infatti alla NASA l’espediente della “negazione plausibile” sui dati da essa raccolti in molti anni e sul cover-up: gli Indiani, semplicemente, dispongono di un “equipaggiamento migliore e più innovativo” che ha fornito una prova scientifica di quanto avessero suggerito immagini NASA vecchie 40 anni. Come accade per tutte le decisioni politiche che contano, quella finale sembra dipendere da quanto “loro” ci credono “ottusi” per berci questo tipo di “rivelazione indiana”. Semmai ci sarà. Restare sintonizzati».

Fonte:

Segnalata da m.degournay
20/11/2008 19:05

Re: Non posso trascurare questa intervista
ufologo 555, 20/11/2008 18.17:


La prima missione lunare indiana e l’esistenza di manufatti alieni sul nostro satellite. Ne parla il ricercatore aerospaziale Richard C. Hoagland.
Di Michael Salla (www.exopolitics.org)
A cura di Lavinia Pallotta (X TIMES - )


Il 14 Novembre l’India è riuscita a far atterrare una sonda spaziale sulla superficie lunare.

La sonda era stata lanciata dal satellite Chandrayaan-1 (dal sanscrito “veicolo lunare”) e giunta ad un centinaio di chilometri dalla Luna era entrata nella sua orbita lo scorso 8 Novembre. Lanciato dall’Organizzazione Indiana per le Ricerche Spaziali il 22 Ottobre, il Chandrayaan-1 è il primo tentativo da parte del Paese asiatico di raggiungere la Luna. L’India è così entrata a far parte del ristretto gruppo di nazioni che hanno raggiunto la Luna ed è una delle tre ad avere attualmente dei mezzi spaziali in orbita lunare. Le prime immagini ad alta risoluzione della superficie lunare sono già arrivate e suscitano particolare interesse in chi è alla ricerca di verifiche indipendenti del suo vero aspetto, come Richard C. Hoagland, che ha speso anni analizzando le immagini NASA della Luna e di Marte. Nel suo libro “Dark Mission” (2008),

Hoagland sostiene che la NASA, grazie al Jet Propulsion Laboratory, ha sistematicamente nascosto o alterato le immagini satellitari che indicavano la presenza di manufatti extraterrestri su entrambi i corpi celesti.
Secondo il ricercatore, inoltre, la NASA dipende dal U.S. Department of Defence (DOD) come evidenziato dalle normative dello statuto NASA.

Ho contattato Richard Hoagland per domandargli un parere sulla missione Chandrayaan-1, anche in relazione alle sue tesi sulla presenza di manufatti ET. Prima di rispondere alle mie domande, ha riportato la seguente dichiarazione del neo-presidente Barack Obama, pronunciata il 22 Ottobre: «Con il lancio da parte dell’India del suo primo modulo lunare, a breve distanza dalla prima passeggiata nello spazio della Cina, ci viene ricordato quanto sia urgente per gli Stati Uniti rivitalizzare il nostro programma spaziale se vogliamo rimanere i leader indiscussi dello spazio, della scienza e della tecnologia».

Michael Salla: Per quanto tempo potrà continuare il cover-up della NASA/DOD sui manufatti extraterrestri, ora che l’India e altre nazioni inviano satelliti attorno alla Luna e sonde sulla sua superficie?

Richard Hoagland: «Se Obama (e chi c’è dietro di lui…) è davvero interessato alla nuova missione lunare dell’India, come lascerebbe supporre la sua dichiarazione (né Bush, né McCain ne hanno fatte di simili), allora Obama deve anche sospettare (o sapere!) il “perché” di questa spesa assolutamente “anti-economica” da parte dell’India e il perché stia progettando altre, ben più costose, missioni lunari con i russi! Dunque, se il “ cover-up NASA/DOD sui manufatti alieni” dovesse continuare con l’Amministrazione Obama, potrebbe riguardare, in parte, la personale conoscenza di Obama delle motivazioni che hanno spinto l’India ad andare sulla Luna… e i relativi, futuri progetti per un qualche tipo di “nuove relazioni” con la Russia (Putin). In breve: è stato piazzato un colpo in favore del disclosure – se non altro perché più gli altri “giocatori” internazionali sono coinvolti (sebbene controllati da una “fonte centrale”, “la Famiglia”)… più opportunità ci sono che trapelino nuovi dati, pianificati o meno».


M.S. Gli Indiani riusciranno a ottenere un data base indipendente su ciò che si trova sulla superficie lunare?

R.H. «La missione Chandrayaan è dotata di un equipaggiamento che è lo stato dell’arte dell’alta risoluzione: videocamere, radar e uno strumento unico progettato per registrare specificamente “TLP” (Transient Lunar Phenomena) ripresi dall’orbita lunare. Noi della Enterprise, in base alle immagini NASA, riteniamo che le “luci” da molto tempo segnalate siano in realtà riflessi solari irregolari provenienti dai resti di strutture vitree sulla Luna, visibili in quelle immagini NASA! Abbiamo esempi sorprendenti, nel database della NASA, di riflessi vitrei. Se fosse così, il fatto che gli Indiani abbiano inviato uno strumento nell’orbita lunare per studiare e riprendere questo misterioso fenomeno, sarebbe interpretabile come una significativa anticipazione dei loro piani per rivelare la fonte di quei riflessi, non appena disporranno dei loro dati TLP: antiche rovine in vetro sulla Luna!»


M.S.: Quali sono le tue previsioni sul tentativo della NASA/DOD di influenzare quanto gli indiani potrebbero divulgare del loro futuro database lunare?

R.H.: «Alcuni anni fa il Governo Indiano ha firmato un “memo of understanding” con la NASA, su questa loro missione lunare ( ). Di conseguenza, esistono un paio di esperimenti di volo NASA della missione Chandraayan, oltre a quelli effettuati dagli indiani, che hanno visto il coinvolgimento di scienziati del JPL. Se però il Governo indiano sta progettando di rivelare “il materiale autentico”, non credo che la NASA potrà influenzare molto i loro grandi obiettivi politici. Di nuovo, dipende tutto dagli accordi presi in cima alla catena di comando e da quanto “cambiamento” Obama (e la gente dietro di lui) sta realmente portando avanti… aspettando il 2012».


M.S.: Credi che l’India sia un possibile candidato alla divulgazione pubblica dell’esistenza di manufatti sulla Luna attraverso le immagini satellitari?

R.H.: «Sì, assolutamente. I testi Veda contengono indicazioni straordinarie di un’antica, sconvolgente storia hi-tech dell’umanità (dai tempi remoti in cui la Luna, Marte e molti altri corpi del sistema solare, erano abitati dai nostri antenati). Se deve esserci il “disclosure” di queste verità a lungo taciute, allora nessuno sarà miglior “messaggero” dell’India, ammesso le venga consentito renderle pubbliche dalle altre forze geopolitiche. La curiosa puntualizzazione di Obama sulla missione lunare indiana, settimane prima di essere in grado di fare qualsiasi cosa, è un segno molto interessante di quando potrebbe accadere nei prossimi mesi…».


M.S.: Per finire, prevedi che chi sta dietro alla segretezza sia completamente consapevole del disclosure dell’India su quello che si trova sulla superficie lunare e possa dunque impedirlo, per non perdere credibilità?

R.H.: «Anche questo ci riporta alla reazione pubblica di Obama di fronte alla missione Chandraayan, ancor prima di essere eletto. Sono cautamente positivo sul “cambiamento” in arrivo. Ammesso che tutto ciò si verifichi, per chiunque avvierà per primo questo cambiamento (noi, per paura di ”perdere la faccia”, gli Indiani) la corsa oggi è cominciata.

C’è una certa logica dietro al permettere all’India “di farlo”. Darebbe infatti alla NASA l’espediente della “negazione plausibile” sui dati da essa raccolti in molti anni e sul cover-up: gli Indiani, semplicemente, dispongono di un “equipaggiamento migliore e più innovativo” che ha fornito una prova scientifica di quanto avessero suggerito immagini NASA vecchie 40 anni. Come accade per tutte le decisioni politiche che contano, quella finale sembra dipendere da quanto “loro” ci credono “ottusi” per berci questo tipo di “rivelazione indiana”. Semmai ci sarà. Restare sintonizzati».

Fonte:

Segnalata da m.degournay



ciao ufologo 555, ho letto e riletto questa intervista ma per me ci sono tanti lati oscuri che non capisco, non riesco proprio a capire
o meglio ho paura di capire, mi dici il tuo pensiero?
come interpreti tutto questo?
simonetta_49
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20/11/2008 19:24

Re: Re: Non posso trascurare questa intervista
simonetta_49, 20/11/2008 19.05:



ciao ufologo 555, ho letto e riletto questa intervista ma per me ci sono tanti lati oscuri che non capisco, non riesco proprio a capire
o meglio ho paura di capire, mi dici il tuo pensiero?
come interpreti tutto questo?
simonetta_49




Posso risponderti io, se vuoi.
Alla fine non è che ci sia molto da capire... Se là fuori c'è qualcosa, la NASA non può esserne all'oscuro, ed infatti molti sono gli indizi ed i sospetti che l'ente spaziale americano sappia molto più di quello che dice (anzi, per me è una certezza, vedi qua). Chiaramente, siccome gli Stati Uniti non sono l'unica potenza ad essere andata nello spazio, anzi qui parliamo nello specifico della Luna, ci sono andate recentemente anche la Cina e l'India, è estremamente probabile che anche loro abbiano visto o vedranno in un prossimo futuro quello che c'è da vedere... Pertanto altri entreranno in gioco rompendo l'egemonia statunitense. Quello che Hoagland cerca di dire, a quanto capisco, è che in ogni caso l'ingresso in scena di altre potenze e il riavvio della "corsa alla Luna" non possono che essere positive dal punto di vista del "disclosure", per quanto ci sia chi controlla i giochi da dietro le quinte a livello internazionale, o comunque ci sono accordi tra Stati per tenere la bocca chiusa (se così non fosse qualche Stato sarebbe già uscito fuori a dire come stanno le cose, alla faccia del cover-up statunitense).
Io personalmente non mi fido tanto di Hoagland (ho visto dei video dove diceva che dei sassi lunari erano dei teschi ET o roba del genere...), e Salla non lo conosco abbastanza da poter dare giudizi, comunque almeno a livello teorico/speculativo sono per lo più d'accordo con quello che c'è scritto...
20/11/2008 20:08

Re: Re: Re: Non posso trascurare questa intervista
Profondo_Blu, 20/11/2008 19.24:




Posso risponderti io, se vuoi.
Alla fine non è che ci sia molto da capire... Se là fuori c'è qualcosa, la NASA non può esserne all'oscuro, ed infatti molti sono gli indizi ed i sospetti che l'ente spaziale americano sappia molto più di quello che dice (anzi, per me è una certezza, vedi qua). Chiaramente, siccome gli Stati Uniti non sono l'unica potenza ad essere andata nello spazio, anzi qui parliamo nello specifico della Luna, ci sono andate recentemente anche la Cina e l'India, è estremamente probabile che anche loro abbiano visto o vedranno in un prossimo futuro quello che c'è da vedere... Pertanto altri entreranno in gioco rompendo l'egemonia statunitense. Quello che Hoagland cerca di dire, a quanto capisco, è che in ogni caso l'ingresso in scena di altre potenze e il riavvio della "corsa alla Luna" non possono che essere positive dal punto di vista del "disclosure", per quanto ci sia chi controlla i giochi da dietro le quinte a livello internazionale, o comunque ci sono accordi tra Stati per tenere la bocca chiusa (se così non fosse qualche Stato sarebbe già uscito fuori a dire come stanno le cose, alla faccia del cover-up statunitense).
Io personalmente non mi fido tanto di Hoagland (ho visto dei video dove diceva che dei sassi lunari erano dei teschi ET o roba del genere...), e Salla non lo conosco abbastanza da poter dare giudizi, comunque almeno a livello teorico/speculativo sono per lo più d'accordo con quello che c'è scritto...



ti ringrazio profondo blu.
però mi resta nebuloso la 5 risposta cove parla di obama e chi è dietro a lui e quello che ne consegue
inoltre ancora nella settima risposta .dice il tutto aspettando il 2012??????
tutti noi sappiamo quello che si ipotizza per quella data
vero falso superstizioni profezie scienza i maia nostradamus etc.etc
però qui mi sembra di capire che c'è un problema essenzialmente
politico potere.potere ed ancora potere. cosa centra il 2012?
20/11/2008 20:12

Appoggio pienamente la tua tesi, anche per certe "verità" di Hoagland, comunque...
Vediamo poi, quando qualcun'altro "oserà" rimettere piede sulla Luna come andrà a finire! (Armstrong docet...)
Comunque più si muovono più ne dovremmo sapere; a meno ché continui l'ACCORDO mondiale di tacere! Non vi sono ancora trasmissioni preparatorie per cominciare a tirare su un lembo di velo... Niente di serio nelel Tv; quindi vedo l'APPROCCIO ancora lontano!
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20/11/2008 22:16

Re: Re: Re: Re: Non posso trascurare questa intervista
simonetta_49, 20/11/2008 20.08:



ti ringrazio profondo blu.
però mi resta nebuloso la 5 risposta cove parla di obama e chi è dietro a lui e quello che ne consegue




Beh, è quasi certo che dietro i presidenti degli Stati Uniti ci siano grandi gruppi di potere e lobbies varie che li sostengono, senza il cui appoggio politico ed economico (dove avrà mai preso Obama i fondi per la sua monumentale campagna elettorale? Dalle casse del partito Democratico?) si scorderebbero la Casa Bianca. Per il resto, credo che Hoagland faccia supposizioni sul fatto che Obama conosca i motivi che hanno spinto l'India ad intraprendere una missione lunare, ma devo ammettere che questa parte è un po' oscura anche a me... [SM=g27994] Forse, semplicemente scritta male... Comunque il succo resta che secondo lui avere più nazioni impegnate sul fronte spaziale possa essere solo positivo dal punto di vista delle eventuali "rivelazioni" che potrebbero scaturirne, non essendo il tutto monopolizzato da un unico Stato.

inoltre ancora nella settima risposta .dice il tutto aspettando il 2012??????
tutti noi sappiamo quello che si ipotizza per quella data
vero falso superstizioni profezie scienza i maia nostradamus etc.etc
però qui mi sembra di capire che c'è un problema essenzialmente
politico potere.potere ed ancora potere. cosa centra il 2012?


Questa frase è semplicemente una sua opinione gratuita, evidentemente crede fortemente nel 2012... Comunque, se qualcuna delle profezie sul 2012 fosse vera, c'entrerebbe tutto, anche la politica, perché si parlerebbe di un cambiamento epocale dell'umanità... E non credere che chi di dovere non si preoccupi anche di queste cose, per quanto possano sembrare irrazionali e lontane dalle stanze del potere. Probabilmente il tal senatore o il tal deputato non ne sanno niente e si fanno quattro risate sentendo parlare di tali argomenti, ma se c'è un fondo di verità probabilmente chi davvero tiene le redini del potere (e gestisce il cover-up sugli ufo, aggiungerei, dunque è già abituato ad avere a che fare con situazioni soprannaturali o apparentemente irrazionali) se ne preoccupa eccome, e cerca di fare i propri interessi, magari correndo anche ai ripari...
Almeno, come discorso a me sembrerebbe sensato... [SM=g27988]

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25/11/2008 23:27

Re:
Profondo_Blu, 17/11/2008 23.22:


Volevo aprire un thread sull'argomento "Disclosure Project" perché è un argomento che mi interesserebbe molto approfondire, ma devo raccogliere bene le idee prima di scriverlo perché ho parecchie cose da dire e chiedere...




Bene, come promesso, ecco qua:

http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8070971

19/12/2008 17:37

N.I.C.A.P.

Ricordate Donald E. Keyhoe? Ecco una sua lettera (una delle tante) indirizzata ad Harry Truman....



Comitato Nazionale di Investigazione sui Fenomeni Aerei

Washington 6, D.C.

Telefono: North 7-9434
Indirizzo Telegrafico: SKYLIGHT


3 Febbraio 1959

Magg. Donald E. Keyhoe
Marina degli Stati Uniti (rit.) Uffici Amministrativi:
1536 Connecticut Ave. N.W.


All’Onorevole Harry S. Truman
Indipendence, Missouri


Caro Sig. Truman,

In seguito al suggerimento di numerosi membri del Consiglio d'Amministrazione vengo a scriverle in merito alla questione degli oggetti volanti non identificati.

Siamo stati informati dal sig. Arthur H. Campbell di Kansas City, dell’interesse da ella espresso a proposito di tale argomento, nonché del lavoro portato avanti dal nostro Comitato.

So inoltre che ella è personalmente in contatto con il Vice Ammiraglio della Marina in pensione R.H. Hillenkotter, che fu direttore dell’Agenzia Centrale di Intelligence (Ndt.: più nota come CIA). L’Ammiraglio Hillen-kotter è uno dei membri del nostro Consiglio d'Amministrazione; altri membri sono il Contrammiraglio in pensione Herbert B. Knowles, il Colon-nello dell’Esercito R.B. Emerson, il Maggiore dell’Aviazione in pensione Dewey Fournet, che fu a suo tempo Osservatore per il Pentagono nell’ambito del Progetto Dischi Volanti; il Sig. J.B. Hartranit, Presidente dell’Associazione Proprietari e Piloti d'Aeromobili; il Dr. Marcus Bach dell’Università Statale dell’Ohio, nonché molti distinti cittadini americani appartenenti a vari settori.

I membri del NICAP provengono da tutti i 49 Stati dell’Unione, e comprendono Membri del Congresso, Funzionari del Governo, membri di tutte le Forze Armate, controllori del traffico aereo ed operatori di torre, addetti alla difesa antimissile, scienziati, ingegneri ed uomini e donne di quasi tutte le professioni e mestieri.

Contrariamente ai ciarlatani che, spesso per guadagno personale o megalomania, hanno invaso il settore dell’investigazione del fenomeno UFO, il NICAP è un’organizzazione seria che si sforza onestamente di effettuare valutazioni oggettive sulla base di prove verificate. Uno dei nostri scopi è smascherare le frodi, un altro è convincere il pubblico che alla base della questione vi è un problema importante, nonostante la caratterizzazione di ridicolo che gli è normalmente attribuita (ridicolo almeno in parte causato dalla politica ufficiale di discredito attualmente utilizzata per mascherare le estese e profonde investigazioni che sono portate avanti dall’Aeronautica ed altre Agenzie).

Saremmo estremamente lieti di conoscere la sua opinione a tale proposito, in particolar modo, sulla censura praticata a livello ufficiale e naturalmente anche di ricevere qualsiasi assistenza ella può prestarci, allo scopo di poter presentare i fatti al pubblico.

Non è con questa mia intenzione suggerirle di esprimere alcuna specifica opinione o conclusione sulla questione degli UFO; saremmo davvero lieti di conoscere qualsiasi affermazione ella ritenga di poter esprimere su tale questione.

E, sapendo che le sue vedute sarebbero rispettate da milioni di americani, saremmo particolarmente lieti di conoscere le proprie opinioni in merito alla politica ufficiale, di tenere il pubblico all’oscuro dei fatti reali.

Tale censura fu stabilita dall’Aeronautica mediante la Regulation n. 200-2, che impediva a tutto il personale dell’Arma, la rivelazione e la pubblica discussione di notizie sugli UFO, riservandone la competenza al Quartier Generale dell’Aeronautica. Il Quartier Generale a sua volta rifiuta di fornire alcun'informazione dettagliata, limitandosi ad affermazioni di carattere generale e pubblicando statistiche che il nostro Comitato ha riconosciuto come infondate. Il documento JANAP 146 dello Stato Maggiore Unito delle FF.AA. addirittura, invoca le leggi sullo spionaggio per la trasmissione d'informazioni sugli UFO su canali ufficiali. Il Comandante della Guardia Costiera ci ha informato che anche il suo Corpo è tenuto all’osservanza di tali disposizioni, così come lo è l’Amministrazione dell’Aeronautica Civile. Piloti militari e civili, controllori di volo e controllori di torre mi hanno personalmente riferito di essere stati tutti ammoniti a non discutere pubblicamente tale questione.

L’effetto pratico di tale attitudine da parte della nostra Aeronautica (che credo sia deciso ad un livello più alto), è quello di incoraggiare la diffusione del ridicolo nei media, i quali sono così distratti dalle informazioni ufficiali ed indotti a credere che tali notizie non siano altro che fandonie.

Per dimostrare che così non è, allego a questa lettera un estratto da una delle nostre pubblicazioni contenente anche una lista parziale di testimoni, ivi compresi anche molti osservatori specializzati. Accludo anche un foglio con osservazioni da parte di testimoni e di altre persone fermamente convinte della realtà del fenomeno UFO.

Esiste tutta una mole di prove a favore delle nostre affermazioni sulla realtà degli UFO, e della realtà della censura ufficiale, ma non è mia intenzione annoiarla con tediosi elenchi. Ma le sarò veramente grato, se ella vorrà concedermi la possibilità di fornirle qualsiasi successiva informazione ella dovesse ritenere utile, e rispondere ad ogni domanda ella volesse formulare a proposito del fenomeno UFO e delle affermazioni del NICAP. Come ebbe a dirmi qualche tempo fa l’Amm. Hillenkoetter, l’unico modo per rompere il muro del silenzio è mediante audizioni pubbliche al Senato. A tale scopo ed agendo su mandato del Consiglio d'Amministrazione, ho fornito al Senatore Lyndon Johnson una notevole quantità d'informazioni dimostranti la realtà del fenomeno UFO e la censura che è effettuata. Sono inoltre informato del fatto che i presidenti d'altre Commissioni, stanno considerando la possibilità di successive audizioni più avanti nel corso della Sessione.

Le saremmo estremamente grati se potesse ragguagliarci sulle modalità, mediante le quali, contattare tali Commissioni o singoli Senatori in modo da essere in grado di porgere un’immagine onesta, non solo al Congresso ma, a tutto il pubblico americano.

Se ella infine, tutti i suoi innumerevoli impegni, vorrà dare un'occhiata alle informazioni di carattere ufficiale contenute nel mio libro “Dischi volanti dallo spazio esterno” e nel più recente “La cospirazione dei dischi volanti”, sarò lietissimo di inviarle copia dei detti libri con tale materiale appositamente evidenziato.

Con i miei più sinceri ringraziamenti per l’attenzione che vorrà prestare a questi argomenti.

Rispettosamente suo,

Donald E. Keyhoe
Maggiore della Marina (ritirato)
Direttore del NICAP


(Fonte www.ufologia.biz/Documenti/LetDoTru.htm )
20/12/2008 18:22

2000 a. C. ESPLOSIONE ATOMICA

Ora parliamo un po di antichità, precisamente dei famosi "VIMANAS"



David W. Davenport, un inglese, ma nato in India, esperto di Sanscrito e di tradizioni indiane, sembra oggi rinverdire le esperienze di Schliemann e dei suoi rapporti con l'archeologia ortodossa.

David, dunque ha approfondito lo studio dei testi Vedici, partendo dal presupposto, tutto indiano, che quanto dicono i manoscritti non deve essere interpretato in chiave simbolico-mitologica, ma storica.

David tornò in occidente con le prove di un 'ESPLOSIONE ATOMICA nell'Antichità!

I reperti raccolti nella zona ritenuta l'epicentro della deflagrazione a Mohenjo-Daro ( luogo di morte, oggi ), una volta: Suvarnaka-Lanka, sono stati sottoposti a rigorose analisi da parte degli esperti del C.N.R. Con risultati imprevedibili per tutti, tranne che per David.

Gli oggetti riportati ( bracciali, anfore, bronzi, pietre ) appaiono come fusi, vetrificati, per effetto di un calore dell'ordine di circa 1500°, cui è seguito un brusco raffreddamento, in una frazione di secondo!

Nessun evento o calamità naturale poteva condurre a risultati del genere, ne eruzioni vulcaniche, ne meteoriti, ne alluvioni, ne terremoti ( esiste ancora un pozzo funzionante ), ne tanto meno battaglie convenzionali nelle quali fossero impiegati armamenti dell'epoca.

“ Un'esplosione atomica non è poi cosa tanto sorprendente” sostiene Davenport.

“ I testi Vedici parlano di mezzi aerei ( i famosi Vimanas ) e di armi sofisticate quali soltanto oggi potremo immaginare. Dal che si deduce che CHI impiegava una tale tecnologia era in grado di servirsi di energie di tipo Atomico”.

E' un ragionamento che non fa una grinza. Infatti non è pensabile che Valmiki, autore del Ramayana, e gli altri più o meno sconosciuti estensori dei testi Vedici possedessero una fantasia così sbrigliata da poter immaginare missili teleguidati, armi chimiche, batteriologiche e via dicendo, quando le armi impiegate in quel tempo erano soltanto archi, frecce e lance!

E quando nel Ramayana si parla di queste armi non le confonde davvero con esplosioni atomiche e missili, basta controllare i lvolume di David Davenport.

Senza dubbio altrettanto sorprendente è il fatto che nel 2000 a. C. ci fossero Astronavi che solcavano in lungo ed in largo i cieli del nostro pianeta!

I manoscritti le chiamano “Vimanas”, vocabolo che significa letteralmente “uccello artificiale abitato”. Nel Ramayana si parla diffusamente di uno di essi, il “Pushpaka-Vimana”, in dotazione al re di Lanka, Ravana Dashagriva, che se ne era impadronito come trofeo dopo aver usurpato il trono al fratello Dhanada.

Quando, dopo un'aspra lotta, Rama conquistò Lanka per liberare Sita, la sua sposa, rapita dal perfido Ravana, il Pushpaka-Vimana fu catturato come bottino di guerra e servì al vincitore per tornarsene in volo nella città paterna di Ayodhya.

Tutto questo per dire che il viaggio aereo di circa 2000 Km e la descrizione che Rama fa a Sita del territorio sorvolato con i nomi dei fiumi, dei laghi delle città, è uno dei brani più interessanti del Ramayana. Ci si può ragionevolmente domandare come facesse il suo autore a descrivere il cielo buio, di giorno, nel sorvolare la vasta regione dall'alto e conoscere la giusta rotta...

I casi sono tre: o Valmiki si è inventato tutto, il che è improbabile, o aveva avuto una reale esperienza di volo, oppure aveva a disposizione precise carte geografiche.

A parte le difficoltà obiettive a rispondere ad interrogativi del genere, l'enigma delle Astronavi della preistoria si complicano quando ai poemi epici, che parlano dei Vimanas, si aggiunga un altro manoscritto Sanscrito: il Vymanika Shastra, che è un vero e proprio manuale aeronautico!

L'incredibile non è tanto il fatto che anche in questo testo si disserti di vari tipi di velivoli, quanto il fatto che in esso siano descritti i loro piani tecnici, sia pure con l'approssimazione con la quale oggi un profano interessato alla NASA descriverebbe i piani dell'”Apollo” o del “Viking!

Maharashi Bharadwja, autore del Vymanika, concentra in poco più di un centinaio di pagine, istruzioni per i piloti, indicazioni sulla loro alimentazione a bordo, chiarimenti sul tipo di metalli, descrizioni di tre tipi di Vimanas e delle loro più sofisticate apparecchiature!

Nel libro di Davenport è descritto lo sforzo dell'autore, che non era un tecnico, di essere il più possibile chiaro e preciso.

Con tutto ciò appare comunque evidente che colui che ha scritto il Vymanika Shastra ha visto REALMENTE le Astronavi ; le ha viste abbastanza a lungo per descriverle, probabilmente è anche salito a bordo ed ha parlato molto con i piloti...

No vi è paragone fra dovizia d'informazioni che questo testo fornisce e le scarne descrizioni del Ramyana, del Mahabaharata e di altri testi Vedici.

Va fatta un'altra considerazione. Se i testi sono autentici ( come ci assicura davenport, in base alle prove raccolte ), se è stato compilato realmente circa una ventina di secoli fa ( e come ci assicura lo scopritore, Joser, direttore dell'International Accademy of Sanskrit Research di Mysore ) ci troviamo di fronte ad un documento la cui importanza è difficilmente misurabile!

Anzi, è probabile che, se esaminato con cura e mente scevra di pregiudizi da un'equipe di scienziati, possa fornire informazioni tali da far fare un balzo in avanti alla nostra tecnologia!

Per ultimo ho lasciato l'interrogativo più affascinante dell'intera vicenda: CHI PILOTAVA I VIMANAS ?

Il Ramayana ed il Mahabharata sono chiari in proposito: NESSUNO dell'epoca Vedica, sia ariano che dravidico, era in grado di pilotare quelle Astronavi.

David non ebbe dubbi.” EXTRATERRESTRI “ dice “ nella Valle dell'Indo. Almeno fino al 300 a.C., doveva essercene un buon numero. Probabilmente il LORO scopo era quello dello sfruttamento di giacimenti metalliferi per il quale utilizzavano manodopera del posto.

Quanto poi ai loro interventi diretti nelle guerricciole tra gli indigeni “ dice sempre Davenport “ si può ipotizzare che l'uso della Loro sofisticata tecnologia militare voleva significare la Loro capacità di porre fine qa qualsiasi bega che disturbasse il quieto svolgimento del Loro programma.

Quando in seguito il Loro programma di ricerche e di sfruttamento si è concluso, se ne sono andati, lasciando che il Loro ricordo impresso nella memoria degli indigeni, che a loro volta lo tramandarono ai loro discendenti sotto forma di racconti che, con il passare del tempo, si deformarono sempre più trasformandosi in “miti” e “leggende”.

Qui, Davanport, si raffigura questi Esseri abbastanza simili alla nostra Era, dato il loro comportamento!

Comunque, il fatto che 4000 anni fa, nel cielo della Valle dell'Indo sia avvenuta un'esplosione Atomica di potenza tale da distruggere una popolosa città di circa tremila abitanti ( che furono persino avvisati di abbandonare il luogo, infatti furono trovati una dozzina di cadaveri calcificati come ad Hiroshima ) , chiamata a quei tempi Suvarnaka-Lanka, ed ora Mohenjo-Daro ( luogo di morte, dove tuttora gli indigeni si rifiutano di andare,anche mio fratello me l'ha più volte confermato ) e cancellare una civiltà ricca ed evoluta, non è notizia che un occidentale positivista possa tranquillamente accettare come dato storico incontrovertibile...

Un archeologo tradizionalista non la prenderebbe neppure in considerazione! E se qualcuno insistesse portando alcune prove quali la zona individuata dell'epicentro dell'esplosione ( con i muri delle abitazioni che degradano fino a pochi cm. d'altezza a causa dell'onda d'urto avvenuta in quota, proprio come si farebbe ora per la massima distruzione, sull'epicentro ) ed i testi Sanscriti che descrivono la catastrofe nei minimi dettagli, compreso il lampo accecante, il succitato archeologo , guardando l'interlocutore con un misto di ribrezzo e di compatimento, obietterebbe che la storia è un insieme di fatti accertati e non un campionario di invenzioni poetiche e mitologiche.

Ma per noi, i fatti sono questi:

1) Mohenjodaro, fiorente e popolosa città in riva all'Indo è “morta” improvvisamente in un'epoca imprecisata che gli archeologi hanno fissato entro limiti massimi del 1700-2500 a.C.


2) Nelle sue strade, sono stati rinvenuti 44 scheletri, 43 dei quali risalenti al momento della fine della città. Il 44° è invece vecchio di pochi secoli fa e quindi non ci interessa.


3) Le posizioni in cui sono stati trovati gli scheletri denunciano una morte improvvisa, ma senza segni di ferite d'arma bianca.


4) Gli scheletri portano evidenti segni di calcinazione.


5) La posizione in cui sono stati trovati , fa ritenere che le persone non si aspettassero di morire!


6) Gli scheletri sono stati rinvenuti in una fascia semicircolare della città.


7) Durante gli scavi sono state rinvenute pochissime armi.


8) Sui ruderi della città sono state rilevate tracce di vasti incendi che hanno interessato soprattutto i piani più alti.


9) Almeno uno dei pozzi della città è ancora attivo.


10) I ruderi sono di altezze diverse. Collegandone le cime con una linea ideale si ottiene una retta che degrada verso il lato Sud-Sud-Ovest della città.


11) Nel punto in cui questa retta ideale si congiunge al terreno, il suolo è ricpoerto , per una larga zona, di frammenti d'argilla fusi e vetrificati.


12) Questi frammenti sono stati esposti, per un brevissimo periodo, ad un calore di migliaia di gradi.


13) La maggioranza delle case sono state trovate prive delle suppellettili, come se la popolazione avesse EVACUATO la città...




Questi tredici punti essenziali rappresentano altrettanti fatti incontrovertibili, che chiunque può controllare con relativa facilità.

Viste , a grandi linee, le caratteristiche della scomparsa di questa città, resta l'ipotesi che gli eroi e gli dei descritti nei testi Vedici, siano in realtà EXTRATERRESTRI.

E' un'ipotesi che si fa fatica ad accettare, perché sotto sotto, emotivamente , siamo ancora... tolemaici!
20/12/2008 19:40

Il caso dell'RB-47 "Stratojet"
Un altro avvistamento da non dimenticare...

Osservazioni di un Oggetto Non Identificato nella parte Meridionale-Centrale degli Stati Uniti da parte dell’USAF, in data 17 luglio 1957
Sommario:
Un velivolo RB-47 dell’Aeronautica USA, equipaggiato con apparati di Contromisure Elettroniche (ECM) e con sei ufficiali di equipaggio, fu seguito da un Oggetto Non Identificato per una di-stanza di ben oltre 700 miglia e per un periodo di tempo di un’ora e mezzo mentre si trovava in volo sul Mississippi, attraverso la Louisiana e Texas fino nell’Oklahoma. L’Oggetto fu visto in di-verse riprese dal personale ai comandi come una luce di elevata intensità, fu se-guito dai radar a terra ed avvistato sugli apparati ECM a bordo dell’RB-47.
Di particolare interesse in questo caso sono le numerose ricorrenze di avvista-menti e sparizioni simultanee su tutti e tre i distinti e fisicamente separati “cana-li”, nonché la inusitata rapidità delle manovre effettuate, che andava ben oltre qualsiasi esperienza dell’equipaggio.
Introduzione:
Nelle prime ore del mattino del 17 luglio 1957 un RB-47 partito dalla base del-l’USAF di Forbes a Topeka nello stato del Kansas, si trovava in volo per effettuare una missione composita che com-prendeva esercitazioni a fuoco sull’area del Texas-Golfo del Messico, esercita-zioni di aeronavigazione sul Golfo ed infine esercitazioni ECM (ovvero di con-tromisure elettroniche) previste nel corso della tratta di rientro attraverso la parte meridionale-centrale degli Stati Uniti. L’RB-47 aveva un equipaggio di sei uo-mini, tre dei quali erano ufficiali specializzati nella guerra elettronica ai comandi degli apparati ECM, siti nella parte posteriore del velivolo. I loro nomi sono i seguenti: Lewis D. Chase, pilota; James H. McCoid, copilota; Thomas H. Henlay, navigatore; John J, Provenzano, al Monitor 1; Frank B. McClure, al Monitor 2; Walter A. Tuchscherer, al Monitor 3. Per questa descrizione mi baserò sulle risultanze delle mie intervi-ste all’equipaggio e sui documenti che sono riuscito a reperire.
Questi consistono in un messaggio TWX di 3 pagine dal 745mo ACWRON di Duncanville, Te-xas protocollato il 17 luglio 1957 alle 1557Z ed un sommario di quattro pagine redatto da E.T. Piwetz, Ufficiale del Servizio Informazioni dell’USAF, 55mo Reparto Ricognizione, Base USAF di Forbes, e trasmesso al Quartiere Genera-le dell’ADC alla base di Ent, Colorado, in ottemperanza ad una richiesta del 15 agosto da parte del Col. F. T. Jeep, direttore del Servizio Informazioni presso l’ADC. Tale sommario, assieme ad un Rapporto di Osservazioni di dodici pagine fu trasmesso il 17 novembre al "Progetto Blue Book", e fu evidentemente la prima documentazione che il Progetto ricevette sul caso. Il rapporto di dodici pagine (AISOP n. 2) fu preparato dal Magg. Chase il 10 settembre e contiene diversi punti di interesse che non compaiono in altri documenti sul caso. Vi sono infatti precisi riferimenti temporali, geografici ed altre circostanze, ed in generale il documento ha il pregio di essere stato redatto quando tutti i dettagli degli eventi erano ancora freschi nella mente dei membri dell’equipaggio.

20/12/2008 20:11

Ancora su Mohenjo-Daro

INTERPRETAZIONE AGGIORNATA DEI 32 SEGRET I DEGLI ANTICHI PILOTI DEI "VIMANAS"

Introduzione

Il Vymanika-Shastra o <> è un testo composto dagli Ariani presumibilmente in epoca Vedica (1200 a.C. come data più recente). Il testo, tramandato oralmente per secoli, è stato dettato, in sanscrito, dal venerabile Subbaraya Sastri e quindi redatto su ventagli di foglie di palma, tra il 1918 ed il 1923.

Il dottor Josyer, direttore dell’International Academy of Sancrit Research di Mysore nel sud dell’India, lo ha tradotto in inglese e pubblicato nel 1952.

Il signor D. W. Davenport nel 1979, nel libro "2000 a.C.: distruzione atomica" ha dato una sua interpretazioni dei 32 segreti degli antichi piloti, tradotti in italiano dal testo inglese di Josyer confrontato con quello sanscrito, alla luce delle conoscenze del tempo.

Il libro è d’estremo interesse perché ci offre una gran quantità d’informazioni sui Vimana e la loro strumentazione.

[La parola Vimana - dice Davenport – è composta dal prefisso che significa o e dal suffisso che significa ; quindi l’esatta traduzione di è: ].

L’interpretazione del testo è continuamente aggiornata alla luce delle conoscenze scientifiche e dei passi, fatti dall’Uomo, nell’Astronautica.

In questo lavoro riporteremo in corsivo la traduzione, in italiano, dei segreti, fatta da Davenport. Sotto, le doppie parentesi acute [<< >>] conterranno l’interpretazione di Davenport, condivisa da noi, e di seguito sarà riportato l’aggiornamento fatto da A. Magenta e G. Perrone nel 2001 a.D. basato sulle più recenti conoscenze scientifiche.

Il contenuto dei 32 segreti si può riassumere, per grandi linee, in: una introduzione, in cui si indica il motivo per cui sono stati dettati, e tre tipi principali di segreti, quelli per difendersi dagli avversari con sistemi psicologici o elusivi, quelli per offendere il nemico con armi chimiche e fisiche e quelli dei sistemi d’indagine e raccolta dati.

Interpretazione dei 32 segreti


Questi segreti sono così spiegati da Siddhanaatha:

1) MAANTRIKA:

come prescritto nel "Mantraadhikaara", invocando le Mantras di Chhinnamasta, Bhairavee, Vgine, Siddhaamba, si acquista il potere di ghutikaa, paadukaa, visibile ed invisibile, ed altre Mantras con potenti erbe ed oli efficaci e Bhuvaneswaree Mantra, che conferisce poteri spirituali, per costruire vimana che non si rompono, non possono essere tagliati, non possono essere bruciati e non possono essere distrutti.

2) TAANTRIKA:

acquisendo Mahaamaaya, Shambara ed altri poteri tantrici si possono trasferire al vimana.

3) KRITAKA:

studiando architetti come Vishwakarma, Chhayaaparusha, Manu, Maya ed altri (il pilota o lo specialista) imparerà a costruire vimana di vari modelli.

Questi primi tre segreti oltre che considerarli: <>, come sostiene Davenport e come da sempre l’uomo ha interpretato affermazioni simili, possono, a nostro avviso, essere interpretati anche come "l’obiettivo del manuale, ed alcune prerogative cui il pilota deve far fronte". Infatti, dice correttamente Davenport: <> sotto la guida di un Precettore competente cioè di un pilota esperto.

Inoltre l’affermazione che i vimana non si rompono, deve essere vista come un confronto tra materiali, che la tecnologia dell’epoca metteva a disposizione, e non come una caratteristica della struttura globale del vimana. Se, infatti, i vimana erano realizzati, supponiamo, con materiali ceramici in lega di titanio, questa lega, confrontata col legno, la tela, il bronzo, il ferro o il vetro, materiali in uso all’epoca non si rompe, non si taglia non si brucia. E’ quindi facile affermare che il vimana realizzato con tale materiale appare indistruttibile.

In fine il riferimento al fatto che (il pilota o lo specialista) imparerà a costruire vimana di vari modelli può essere interpretato forse come la creazione di una scuola, allocata in prossimità di luoghi di atterraggio, di tecnici o specialisti capaci di effettuare la messa a punto del mezzo e provvedere ad alcune semplici manutenzioni.

Oppure si può supporre che l’equipaggio dei vimana fosse costituito da piloti e tecnici capaci di piccole riparazioni.

Visti in questa chiave, i tre segreti appaiono del tutto logici. Il riferimento allo studio di altre materie ed alla preparazione nel proprio mestiere risultano evidenti se si sceverano i tre segreti delle espressioni di tipo religioso-fideistico che le ammantano. In altre parole si consiglia allo studente di concentrarsi prima di iniziare lo studio.

4) ANTARAALA:

nel cielo, nelle regioni atmosferiche battute dal vento, nello scontro ai bordi di correnti potenti, il vimana inavvertito ha probabilità di essere schiacciato e ridotto in pezzi. Ma essendo avvertito dell’avvicinarsi di tali punti pericolosi, il vimana può essere arrestato e guidato con prudenza.

Il quarto mistero conferma a pieno l’interpretazione precedente relativa all’aspetto tecnologico dell’indistruttibilità dei materiali del mezzo. Si dice, infatti, che "ai bordi di correnti potenti, il vimana potrebbe essere schiacciato e ridotto in pezzi". La struttura dell’aeromobile quindi è vulnerabile e non indistruttibile.

Inoltre, dice Davenport: <>

A nostro avviso, l’immobilità non era dovuta alle correnti bensì era una caratteristica del vimana che, tra i tanti modi di volo, aveva anche la possibilità di essere arrestato.

Le altre informazioni contenute nel segreto sono, che i piloti studiavano anche le caratteristiche dell’atmosfera terrestre (come vedremo meglio nel quinto segreto) e che il Vimana era dotato di un radar meteorologico con cui il pilota poteva essere avvertito dell’avvicinarsi di punti atmosferici pericolosi, in modo che il vimana può essere arrestato e guidato con prudenza. Il riferimento alla guida con prudenza è illuminante sul tipo di addestramento impartito ai piloti di questi particolari Vimana.

Questo quarto mistero contiene, come è stato evidenziato, una rivelazione sorprendente relativa al Jet-stream che, con la sua autenticità scientifica, dà la certezza che, conoscenze di tale tipo non potevano essere terrestri, in un periodo in cui la tecnologia era molto primitiva.

Si deve concludere quindi che le conoscenze non sono dovute ad esperti locali o terrestri. L’unica ipotesi plausibile è quindi che, all’epoca della consegna di tali segreti, in India vi fossero presenze aliene.

5) GOODHA:

come spiegato nel , utilizzando i poteri Yaasaa, Viyaasaa Prayaasaa nell’ottavo strato atmosferico attorno alla terra, si attraggono i contenuti bui dei raggi solari e si possono usare per nascondere il Vimana ai nemici.

La frase, come spiegato nel ,… nell’ottavo strato atmosferico attorno alla terra, indica chiaramente che esistevano libri di meteorologia.

I piloti dei vimana includevano quindi, nella loro preparazione, anche studi sull’atmosfera terrestre, come abbiamo anticipato nell’interpretazione del quarto segreto.

Ancora, chiarisce Davenport: <<….se si considera che la luce è una vibrazione di frequenza variabile e che il nostro occhio è capace di avvertire una ristrettissima banda delle frequenze possibili (dai rossi ai violetti). ………. Se i piloti dei Vimana riuscivano a far sì che i loro velivoli riflettessero unicamente raggi di frequenza non percepibile, avrebbero potuto, almeno in teoria, diventare invisibili.>>

Le attuali conoscenze, però, ci spingono a chiederci se l’invisibilità di cui si parla nel segreto è solo ottica o anche Radarica cioè strumentale?

L’interpretazione ottica di Davenport, da noi condivisa, può essere ampliata supponendo una capacità camaleontica del Vimana di assumere colori totalmente coerenti con l’ambiente circostante in modo tale da renderlo invisibile. Se infatti le pareti esterne del vimana fossero costituite da strutture di forma piramidale o di sagoma opportuna, si otterrebbero colori riflessi simili al cielo o alle nuvole (come vedremo meglio nel settimo e nel ventinovesimo segreto).

Se invece si suppone che l’invisibilità potrebbe essere anche strumentale e cioè radarica, l’interpretazione più logica, alla luce delle attuali conoscenze, sarebbe che il Vimana fosse in grado di creare disturbi o echi radar casuali che rendono automaticamente invisibile il vimana agli occhi meccanici dei radar di ricerca perché le apparecchiature, ricevendo echi incoerenti, filtrerebbe automaticamente tali disturbi cancellando le loro tracce dagli schermi e quindi rendendo invisibile il Vimana, come avviene attualmente con gli Stealth, o aerei furtivi.

6) DRISHYA:

dalla collisione nell’atmosfera della forza elettrica e della forza del vento, viene creato uno splendore incandescente, il cui riflesso, catturato dallo specchio frontale del Vimana, può essere manipolato per produrre un Maaya-Vimana, o Vimana camuffato.

Il fenomeno descritto nella prima parte del segreto, scoperto soltanto dopo gli anni trenta, è quello della ionizzazione dell’atmosfera prodotta dal vento solare che ionizza le molecole dei gas presenti nei vari strati atmosferici. Le molecole, cui vengono strappati uno o più elettroni, si trovano in uno stato eccitato e cioé riscaldato. Questi ioni, attraendo gli elettroni liberi prossimi a loro si deionizzano emettono fotoni, viene quindi creato uno splendore incandescente. Tali fenomeni producono, sia il tremolio della luce che attraversa lo strato ionizzato sia la creazione di miraggi, dovuti dalla riflessione totale della luce che colpisce gli strati termicamente eccitati con opportuni angoli di incidenza.

Dal segreto si evince che lo specchio frontale del Vimana è forse in grado di dirigere luce laser verso strati atmosferici ionizzati dando origine ad un miraggio, o Vimana camuffato. Abbiamo ancora un segreto che anticipa conoscenze scientifiche che l’Uomo acquisirà solo in tempi recenti.

7) ADRISHYA:

secondo il , per mezzo del Vynarathya vikarana ed altri poteri nel cuore della massa solare, si possono attrarre le forze del flusso etereo nel cielo e mescolarle con il Balaahaa-vikarana shkati nel globo aereo, produrre in questo modo una copertura bianca che renderà il Vimana invisibile.

Questo settimo segreto, così come il sesto, si riferisce ad alcuni fenomeni fisici prodotti dal sole sull’atmosfera terrestre, che vengono sfruttati dal Vimana per camuffarsi. Il fenomeno descritto in questo settimo segreto è quello della condensazione dell’aria ottenibile elettricamente sfruttando gli strati ionizzati dell’atmosfera e mescolarli con il Balaahaa-vikarana shkati nel globo aereo, per generare forse un rapido raffreddamento del Vimana che produce, una copertura bianca che renderà il Vimana invisibile, cioè una nebbiolina che consentirà di confondere il Vimana con una nuvola. La teoria dei cumulonembi, di recente formulazione, spiega, in modo dettagliato, quello che il vimana fa in questo segreto. La nostra tecnologia non è ancora in grado di farlo, ma abbiamo le capacità tecnologiche per realizzare questo trucco, senza che si creino problemi insormontabili per i nostri esperti.

8) PAROKSHA:

secondo il , o Scienza della Nascita delle Nubi, entrando nel secondo strato delle nubi estive e attraendo il potere interno con lo specchio di attrazione di forza del Vimana, e applicando al Parivesha o alone, del Vimana, si genera una forza paralizzante e i Vimana nemici sono messi fuori uso.

Questo ottavo segreto continua lo stesso discorso, iniziato nel settimo, relativo alla creazione ed allo sfruttamento delle nuvole. Scrive Davenport: <>

Va sottolineato che la descrizione del procedimento da usare per sfruttare al meglio il fenomeno fisico delle nuvole cariche elettricamente è in questo caso molto interessante. Si consiglia infatti di prelevare il potere interno… entrando nel secondo strato delle nuvole estive.

Tale soluzione è suggerita per ridurre al massimo i pericoli per il Vimana attaccante.

Infatti prelevando le cariche entrando nel secondo strato della nuvola, cioè al centro dove non vi sono cariche elettriche accumulate, scegliendo di prendere le cariche in base al punto in cui si trova il vimana, (cioè positive se è leggermente in alto o negative se è leggermente in basso rispetto al punto mediano della nuvola) queste risulteranno della stessa polarità di quelle esterne alla nuvola. Ciò evita la scarica tra la nuvola ed il Vimana carico.

L’operazione consente forse di sfruttare anche, oltre alla scarica inviata dal Parivesha del Vimana attaccante sul Vimana nemico, una seconda scarica prodotta dalla parte esterna della nuvola verso il Vimana colpito in precedenza ed opportunamente caricato rispetto alla sua posizione relativa alla nuvola, rafforzando in tal modo l’azione con due fulmini consecutivi, uno del vimana ed uno della nuvola.

La nostra continua ripetizione e sottolineatura del concetto: "che le nozioni scientifiche del manuale risultano esatte" serve solo a rafforzare l’idea che non si tratta di immaginazione o di supposizioni che risultano per caso corrette, bensì di conoscenze scientifiche reali note ai "Precettori competenti".

E’ certo che tali conoscenze fossero ignote ai nostri antenati sia all’epoca della comunicazione sia a quella della dettatura e stesura di tali segreti. La struttura dei cumulonembi è infatti un’acquisizione recente. Purtroppo non disponiamo dei molti testi cui fanno riferimento i diversi segreti, ma nessuno può affermare che tali conoscenze, anche se scritte su testi antichi, fossero patrimonio della conoscenza terrestre, dal momento che abbiamo dovuto impiegare secoli se non millenni per renderli patrimonio della nostra conoscenza.

9) APAROKSA:

secondo il , con la proiezione del raggio di luce Rohine, le cose di fronte al Vimana sono rese visibili.

<> interpreta correttamente Davenport.

Ma, attualmente, la più recente tecnologia è in grado di produrre anche radar ad infrarossi ed in altre gamme di frequenze. Il segreto quindi potrebbe riferirsi anche a tali tipi di radar in grado di vedere dentro le nuvole o nello sfondo a colori uniformi, eventuali Vimana camuffati.

Decisamente la tecnologia dei Vimana anticipa in modo straordinario ciò che noi stiamo raggiungendo solo ora, 4000 anni dopo.

10) SANKOCHA (CONTRAZIONE):

come prescritto nel Yantraango-pasamhaara, quando il Vimana sta andando in velocità, con le ali completamente stese e c’è un pericolo davanti, azionando il settimo interruttore del Vimana, le sue parti possono essere fatte contrarre.

Sostiene Davenport: <>

Una conferma indiretta di tale procedura viene dalle testimonianze relative all’ondata Belga del 1989-90. I Vimana di tale ondata si comportarono come descritto nel decimo segreto, variando le dimensioni e cambiando il moto.

11) VISTRITA:

secondo l’ quando il Vimana è nella corrente aerea centrale nella prima e nella terza regione del cielo, azionando l’interruttore nell’undicesima sezione del vimana, questi si espande convenientemente.

<> afferma correttamente Davenport.

Il decimo e l’undicesimo segreto ci risultano, stranamente, estremamente chiari perché la nostra recente tecnologia ha creato aerei con ali ad ampiezza variabile e regolabile che consentono di operare esattamente come indicato nel testo sanscrito. La scienza del volo nell’atmosfera era perfettamente conosciuta all’epoca. La tecnologia offre le stesse soluzioni meccaniche quando si conoscono le leggi dell’aerodinamica. Non dimentichiamo che tali nozioni non erano note ai nostri antenati nel secondo millennio a.C. né, nel primo quarto del ventesimo secolo, si disponeva di tali tecnologie.

12)VIROOPA KARANA:

come affermato nel , producendo il 32° tipo di fumo con l’apposito meccanismo, caricandolo con la luce delle ondate di calore nel cielo e proiettandolo attraverso il tubo Padmaka Chakra sullo specchio Vyroopya, cosparso d’olio bhiravee in cima al Vimana, e facendolo girare al 123° tipo di velocità, ne emergerà una forma fiera e terrificante del Vimana che causerà grande spavento in chi guarda.

13) ROOPAANTARA:

come stabilito nel , preparando gli oli griddhrajihwaa, kunbhinee e kaakajangha e ungendone lo specchio distorcente del Vimana, applicandovi il 19° tipo di fumo e caricandolo col Kuntinee shakti nel Vimana, ne appariranno forme come il leone, la tigre, il rinoceronte e il serpente, la montagna e il fiume che confonderanno e stupiranno gli osservatori.

14) SUROOPA:

attraendo i 13 tipi della forza Karaka menzionati nel , applicando aria sovraccarica di neve e proiettandola attraverso il tubo convettore d’aria verso gli specchi pushpinee-pinjula nel lato anteriore destro del Vimana e focalizzandoli sopra il raggio Suragha, apparirà a chi guarda il Vimana una donzella celeste coperta di fiori e di gioielli.

Questi tre segreti potremmo annoverarli tra quelli di tipo difensivo, o più correttamente, di tipo elusivo - psicologico.

Essi insegnano, secondo la giusta interpretazione di Davenport, in che modo devono operare i piloti, con gli apparecchi disponibili sul Vimana, per realizzare: << … una specie di cortina fumogena dalle dimensioni controllate, adatta a spaventare (e quindi tenere lontane) le popolazioni indigene, piuttosto che a produrre un qualche effetto sui veicoli nemici.>>

Le dettagliate spiegazioni sul modo di operare, pur se di difficile interpretazione letterale (solo perché non disponiamo della corretta chiave interpretativa), sono tutte interpretabili, attualmente, come procedure atte a creare chimicamente, con vari tipi di fumo e mediante opportuni specchi rotanti e distorcenti, ologrammi di vimana o di animali giganti, proiettati su una porzione di cielo opportunamente preparata.

Sono molto interessanti i riferimenti relativi alla produzione di sostanze chimiche diverse indicate come 19° o 32° tipo di fumo, al caricamento degli specchi ricoperti opportunamente di oli del tipo bhiravee, griddhrajihwaa, kunbhinee e kaakajangha ed alla proiezione delle diverse immagini tramite il tubo Padmaka Chakra o Kuntinee shakti o convettore d’aria che sono focalizzati sugli specchi rotanti. L’estensore si sforza di chiarire ai piloti i fenomeni che si producono a seguito delle loro azioni sui meccanismi di bordo, senza spiegare l’intima essenza dei gas.

E’ particolarmente rilevante notare la descrizione del 14° segreto in cui applicando aria sovraccarica di neve e proiettandola attraverso il tubo convettore d’aria verso gli specchi pushpinee-pinjula nel lato anteriore destro del Vimana e focalizzandoli sopra il raggio Suragha, apparirà a chi guarda il Vimana una donzella celeste coperta di fiori e di gioielli.

Il raggio Suragha, a nostro avviso può essere interpretato come raggio Laser. Ma la cosa più sorprendente è che tale fenomeno, studiato da Malanga e Pinotti come "fenomeno BVM", potrebbe senz’altro essere interpretato come la realizzazione di un ologramma, interpretato per secoli dai testimoni come l’apparizione della Beata Vergine Maria.

In fine la creazione di fiori e di gioielli si può spiegare se si realizzano intorno all’immagine, mediante aria sovraccarica di neve, cristalli di ghiaccio che diffrangono la luce creando riflessi colorati che ricordano i fiori o le pietre preziose. L’impreparazione tecnica, l’illusione ottica e lo stato psicologico del testimone fanno il resto.

15) JYOTIRBHAAVA:

come affermato nel dal Samgnaa e altri 16 digitis dello splendore solare, attraendo il 12° e 16° digitis e focalizzandoli sulla forza dell’aria nella sezione Mayookha del quarto sentiero del cielo, e similmente, attraendo la forza dello splendore etereo e mescolandola con lo splendore del settimo strato della massa d’aria e poi proiettando queste forze attraverso i tubi del Vimana sulla sezione dello specchio ghuaa-garha, sarà prodotto un ricco splendore come quello del sole del mattino.

Effettivamente il passo può essere interpretato, con Davenport, come: <>

L’uso della parola digitis ed il chiaro riferimento all’azione della focalizzazione sulla forza dell’aria nella sezione Mayookha del quarto sentiero del cielo, fanno nascere, ad un contemporaneo, sia l’idea della luce Laser, sia quella della luce solida che, mediante campi elettromagnetici quantizzati o "digitalizzati" e "focalizzati", può essere diretta, con opportuni specchi elettromagnetici, (specchio ghuaa-garha?) in qualsiasi direzione ed a qualsiasi distanza.

Il colore di tale luce può variare a seconda dell’energia e della frequenza usata per produrre tale luce, ma spesso, almeno sulla base dell’esperienza delle osservazioni fatte nella maggior parte delle osservazioni di OVNI, essa varia dal bianco all’arancio, cioè al colore simile a quello del sole del mattino.

16) TAMOMAYA:

come è descritto nel per mezzo dello specchio della forza buia, catturare la forza dell’oscurità, passarla attraverso il meccanismo Thamo nella sezione Nord-Ovest del Vimana, e azionando un interruttore, si produce a mezzogiorno la totale oscurità di una notte di luna nuova.

In questo segreto si afferma che esiste il meccanismo Thamo capace di inviare, in una parte di spazio, opportune onde luminose che riescono a produrre il buio.

L’operazione è tecnicamente fattibile se si inviano in un determinato spazio onde elettromagnetiche di uguale intensità, ma di fase opposta rispetto a quelle esistenti in tale area, in modo da annullare la propagazione delle onde elettromagnetiche nella gamma del visibile. In tal modo si creerebbe, al pari dell’effetto diapason per il suono, un effetto diapason per la luce realizzando, a mezzogiorno, per gli occhi degli osservatori, una zona buia simile ad una notte di luna nuova, come dice correttamente il segreto.

17) PRALAYA:

come descritto nel libro della distruzione, attraendo i cinque tipi di fumo attraverso il tubo della macchina concentratrice, nella parte frontale del Vimana, e immergendoli nella nube del fumo menzionata in , e spingendola per mezzo di energia elettrica, attraverso il tubo aereo dai cinque rami, si distrugge tutto come in un cataclisma.

L’interpretazione da noi data della parola "fumo" è che con questa l’estensore fa riferimento ad un composto chimico.

In tale ottica, la combinazione di composti chimici di opportuna natura è in grado di creare, in molti casi, reazioni violente o dirompenti con spostamento d’aria di notevole intensità che può essere facilmente assimilata alla creazione di "vento".

Alla luce di tale interpretazione si può pensare, con Davenport: <>, o, se vogliamo:<< una sorta di arma meteorologica capace di produrre un piccolo uragano in una zona limitata.>>

Si evidenzia, anche in questo caso, come in altri cinque segreti, la tendenza dei vimana all’uso di armi offensive che sfruttano le forze meteorologiche della natura.

18) VIMUKHA:

come menzionato nel , proiettando la forza del Kubera, Vimuka e della polvere velenosa Vyshawaanara, attraverso il tubo dello specchio Roudree e azionando l’interruttore del meccanismo dell’aria, si produce una totale insensibilità e coma.

<> Questa interpretazione di Davenport è da noi condivisa appieno.

Desideriamo comunque far notare che questa è una delle due armi che potrebbero produrre la morte dell’avversario. Però dal momento che si parla di coma, si potrebbe supporre che la vita del nemico possa essere ancora salvata se il coma non fosse irreversibile.

19) TAARA:

mescolando con le forze eteree 10 parti di forza dell’aria, 7 parti di forza dell’acqua e 16 parti di splendore solare, e proiettandole, per mezzo dello specchio a stella attraverso il tubo frontale del vimana, si crea l’apparenza di un cielo stellato.

In questo segreto ci troviamo di fronte ad un tentativo di spiegazione di qualcosa che per noi resta non chiara. Infatti se si tratta di una formula chimica, questa è molto ermetica. La stessa cosa si può dire se si tratta della creazione di un fenomeno fisico.

Per Davenport: <>

Certamente se l’obiettivo fosse l’elusione ottica nei confronti del nemico, tale interpretazione sarebbe corretta, ma se ci si riferisse ad elusione radar, si potrebbe pensare ad echi radar di disturbo per confondere eventuali missili nemici in attacco.

20) MAHAASHABDA VIMOHANA:

concentrando la forza dell’aria nei sette tubi del Vimana e azionando un interruttore si produce, come stabilito nel , un crescendo di tonante rumore che fa tremare la gente di paura, la stordisce e la rende insensibile.

<> - afferma Davenport: - < sono ben descritti: prima lo spavento per il rombo di cui è ignota l’origine, poi lo stordimento e finalmente, quando il suono diventa insopportabile, lo svenimento. Ci troviamo di fronte ad un’arma di indubbia efficacia se usata da un Vimana contro un esercito a terra. Con un mezzo del genere è realmente possibile, ad un solo , eliminare parecchie centinaia di avversari, se sono concentrati in una zona relativamente piccola.>>

I sette tubi e le sette note sono facilmente interpretabili, così come il crescendo di tonante rumore dovuto anche all’uso di ultrasuoni, che stordisce e fa svenire gli avversari.

Come al solito, se il fenomeno ci è noto l’ermetismo del segreto scompare, e si evidenzia una incredibile precisione della descrizione.

21) LANGHANA:

come stabilito nel , quando si passa da una corrente d’aria in un’altra, il Vimana affronta lo splendore baadaba del sole e prende fuoco. Per prevenire, l’energia elettrica e l’energia dell’aria del Vimana devono essere congiunte e centrate nel centro vitale del Vimana e, azionando un interruttore, il Vimana salterà verso la salvezza.

Ecco un passo che, sottolinea Davenport, senza le recenti conoscenze astronautiche

Tutti noi invece sappiamo bene, oggi, dopo le esperienze degli Apollo e delle Soyuz che, ogni qual volta si rientra nell’atmosfera, quando si passa da una corrente d’aria in un’altra, si crea un attrito sul mezzo che col calore prodotto gli farebbe prendere fuoco. L’autore del testo descrive la situazione con la seguente frase non più sibillina, il Vimana affronta lo splendore baadaba del sole e prende fuoco. Per prevenire tale situazione, dovuta sia alla ionizzazione che si produce intorno al Vimana, l’energia elettrica, sia all’energia termica dovuta all’attrito con l’atmosfera, l’energia dell’aria, si suggerisce di concentrare tali forze distruttrici nella zona in cui vi sono le protezioni termiche ed elettriche o centro vitale, costituito da piastre ceramiche termoresistenti, ed inclinando opportunamente il mezzo si salterà verso la salvezza. L’uso del verbo "Saltare" dà l’idea dello splash che fa l’oggetto quando, nel rientro a terra, impatta con gli strati più densi dell’atmosfera. Come si può notare la descrizione risulta, ai nostri occhi, chiara, coerente e fedele, dal momento che siamo in grado di applicare il 21° segreto.

22) SAARPA-GAMANA:

attraendo il dandavaktra e le altre sette forze dell’aria, e aggiungendovi raggi solari, passando attraverso il centro zig-zagheggiante del Vimana e azionando un interruttore, il Vimana assumerà un andamento a zig-zag come un serpente.

dice Davenport.

Ma se un lettore attento ed interessato alla conoscenza, leggesse il dossié "Vague d’OVNI sur la Belgique" edito dalla SOBEPS, nel 1991 ed in particolare il Capitolo 6. La detection radar, scoprirebbe, a pag. 370 del primo volume, la Figura 6.6, inserita nel testo dal Professor A. Messen, dell’Università Cattolica di Lovanio. In questa interessantissima figura viene riportata la traiettoria di un oggetto inquadrato dal radar di bordo di un F-16, alzatosi in volo per inseguire l’oggetto registrato dai radar a terra di Glons e Semmerzake nel dicembre del 1989. Quale non sarebbe la sorpresa del lettore nel costatare che tale OVNI si muove a zig-zag, proprio come consiglia il 22° segreto. Questo tipo di volo, decisamente inconsueto per gli aerei dei nostri giorni, sembra essere la normale procedura di volo degli OVNI, forse legata alle necessità del momento o alle caratteristiche dei motori di bordo dell’oggetto, sicuramente controllati da un calcolatore, dal momento si fa esplicito riferimento ad interruttori da commutare e quindi a sistemi elettrici predisposti per l’esecuzione delle manovre.

23) CHAPALA:

quando si avvista un vimana nemico, azionando un interruttore nel centro di forza della sezione mediana del Vimana a 4087 giri all’ora atmosferica, sarà generata un’onda di velocità, che squasserà il vimana nemico.

Questo segreto è molto interessante per i diversi spunti tecnici riportati.

Per prima cosa, in accordo con Davenport: < …, si desume che i Vimana erano in grado di creare fortissime turbolenze e di dirigerle verso un bersaglio preciso. Nulla di simile è ancora stato messo a punto, almeno a nostra conoscenza.>>

Ma ciò che più affascina è sia il dato scientifico della rotazione a 4087 giri all’ora atmosferica che risulta essere una rotazione multipla di p [pari a 1300 • p] sia, in particolare, il riferimento all’ora atmosferica, tipica misura del tempo locale e non universale. Quest’ultimo dato risulta estremamente corretto dal punto di vista puramente tecnico, e meraviglia per la sua precisione.

Infine la creazione di un’onda di velocità, è un chiarissimo riferimento alla padronanza della forza di gravità che noi non siamo ancora in grado di controllare, ma che, a quanto pare, è una delle armi a disposizione dei Vimana [ vedi i segreti 17°, 20°, 23°].

Sempre più tali segreti stanno diventando un manuale tecnico comprensibile anche ai nostri piloti contemporanei. Uno studio più approfondito e specifico potrebbe quindi consentirci di interpretare meglio la tecnologia in uso sui Vimana.

24) SARVATOMUKHA:

quando una formazione di vimana nemici arriva all’attacco, azionando l’interruttore nella corona del Vimana, lo si fa girare con agilità e fronteggiare gli attacchi da ogni lato.

Sostiene correttamente Davenport: <>

Il dubbio di Davenport può essere immediatamente fugato se si suppone che i piloti dei Vimana siano seduti su postazioni collegate cardanicamente al Vimana ed abbiano di fronte a loro un set di video che controllino l’esterno.

In una situazione del genere mentre il Vimana gira come una trottola, il pilota girerebbe in senso inverso annullando l’effetto trottola su di se, e mantenendo una posizione immobile rispetto alla forza gravitazionale esterna. In tale situazione potrebbe fronteggiare i vimana nemici con le sue armi situate sul rivestimento esterno del vimana, senza essere sottoposto ad azioni gravitazionali insopportabili.

Un’altra interpretazione potrebbe essere che, solo le flange esterne del vimana ed i relativi sistemi di difesa, siano l’unica parte del vimana a girare.

Ancora una volta si evince che la tecnologia dei Vimana controllava tutte e tre le forze fisiche conosciute, elettriche, magnetiche e gravitazionali.

25) PARASHABDA GRAAHAKA:

come spiegato nel , o Scienza dell’Elettronica, per mezzo del meccanismo catturatore di suoni nel Vimana, si possono sentire le parole e i suoni negli aerei nemici che volano nel cielo.

<> Conclude Davenport nel 1979.

Ma anche noi, ora nel 2001, possiamo farne a meno, potremmo rispondere attualmente a Davenport.

Riportiamo, l’interpretazione corretta di Davenport, perché ci consente di dimostrare come lo sviluppo della tecnologia terrestre permette di reinterpretare questi segreti, (o questo manuale), rendendo le indicazioni riportate perfettamente comprensibili, man mano che progrediamo nella tecnologia e nella conoscenza. Oggi infatti quasi tutti i contemporanei conoscono le sofisticate apparecchiature elettroniche realizzate dalla tecnologia e messe a disposizione delle forze di sicurezza e di intelligence per le famose intercettazioni ambientali.

26) ROOPAAKARSHANA:

per mezzo del meccanismo fotografico del Vimana, si ottiene un’immagine televisiva dell’interno di vimana nemici.

Ecco un altro esempio in cui, seguendo Davenport dovremmo concludere: >

Ma quanta fantascienza abbiamo reso scienza realizzando il GSM o i sistemi UMTS. Ricordate Star Trek. Quando la serie cinematografica fu inventata il telefonino video portatile che collegava il capitano Kirck all’Interprice era fantascienza, chiedetelo ora ai nostri figli! Ed il teletrasporto? E la luce solida? Tutta fantascienza? Ma per quanto tempo ancora?

Diamo tempo alla tecnologia e la fantascienza diventerà realtà, se crediamo che testi, come quello che stiamo analizzando non siano pure invenzioni o fantasie di visionari, ma descrizioni di apparecchiature realizzate, in altri tempi, da tecnici preparati che conoscevano bene la fisica.

27) KRIYAAGRAHANA:

girando la chiave sul fondo del Vimana, si fa apparire uno schermo bianco. Elettrificando i tre acidi nella parte Nord-Est del Vimana, e sottoponendoli a 7 tipi di raggi solari e passando la forza risultante dentro il tubo dello specchio Thrisheersha e facendo in modo che lo schermo sia di fronte allo specchio, e girando la chiave superiore, tutte le attività che sono in corso sul terreno verranno proiettate sullo schermo.

L’interpretazione nell’insieme corretta di Davenport che recita: <> non rende giustizia alla descrizione o resoconto fatto in questo segreto. Infatti la prima nozione fisicamente giustissima, è quella che girando una chiave compare uno schermo bianco. Si fa chiaramente riferimento ad uno schermo video che, quando è spento, risulta scuro all’osservatore ed appena acceso diventa bianco. La seconda serie di informazioni fisiche corrette è riassunta dalla frase Elettrificando i tre acidi, in cui sia il numero tre, sia il tipo di sostanza, gli acidi, sia l’operazione elettrificando sono tutte minuziosamente esatte. In effetti attualmente gli schermi al plasma più moderni usano picksel che vanno stimolati elettricamente e che contengono tre gas differenti, necessari per creare i tre colori fondamentali Verde, Rosso, Blu.

Ma le sorprese non sono finite. Nel segreto si dice che i tre acidi devono essere, sottoposti a 7 tipi di raggi solari. Anche questa informazione è fisicamente corretta. Infatti per riprodurre tutte le sfumature dei colori naturali, nei moderni cinescopi occorre procedere alla modulazione dei tre colori principali con i sette colori dell’arcobaleno. Infine passando la forza risultante dentro il tubo dello specchio Thrisheersha e facendo in modo che lo schermo sia di fronte allo specchio, girando la chiave superiore, tutte le attività che sono in corso sul terreno verranno proiettate sullo schermo.

Se qualcuno ha ancora dubbi sulla efficace, dettagliata ed esatta descrizione di un moderno proiettore televisivo a colori con schermo a plasma, che occorre accendere, girando la chiave superiore, [girando la chiave dell’interruttore in alto] e passando la forza risultante dentro il tubo dello specchio Thrisheersha [ed inviando il segnale modulato nel tubo catodico] facendo in modo che lo schermo sia di fronte allo specchio [ponendo lo schermo di fronte al proiettore], riteniamo che desideri solo evitare di arrendersi all’evidenza.

Un lettore attento, ma non particolarmente preparato tecnicamente potrebbe dare una descrizione migliore o differente?

28) DIKPRADARSHANA:

girando la chiave sul fronte del Vimana, il meccanismo dishaampati mostrerà la direzione dalla quale l’vimana nemico si sta avvicinando.

Davenport brevemente conclude: <> No comment!

Occorre però sottolineare un sottile, ma chiaro ed onesto, comportamento psicologico del redattore di questo manuale. La sua correttezza intellettuale è tale che, o perché non ha ricevuto istruzioni chiare, o perché non le ha capite, si limita a riportare, in questo come in altri casi, l’essenziale di uno strumento indicandone l’uso e non la sua costruzione dettagliata, come ha fatto nel segreto 27° precedente.

29) AAKAASHAAKAARA:

stando al , mescolando una soluzione di mica nera con neem e decotto bhoonaaga, e ungendone le parti esteriori di un Vimana fatto di placche di mica ed esponendolo ai raggi del sole, il vimana apparirà come il cielo e diverrà indistinguibile.

<> sostiene Davenport. Ma la descrizione è illuminante non solo perché ci spiega che il Vimana è costruito con placche di mica o con mattonelle ceramiche o leghe ceramiche-metalli come abbiamo sempre supposto, ma anche perché tali mattonelle, opportunamente verniciate nella parte esterna, ungendone le parti esteriori, cambiano l’assorbimento e la riflessione dei raggi solari cambiando quindi il colore del Vimana. L’uso di tale tecnologia è diventato normale per la NASA negli ultimi anni, per costruire aerei o capsule speciali.

30) JALADA ROOPA:

mescolando succo di melograno, bilva o olio di bael, sale di rame, nero fumo, granthica o liquido gugul, polvere di mostarda e decotto di scaglia di pesce, e aggiungendo conchiglie di mare e polvere di rocce di sale e raccogliendo il fumo della soluzione, inondandolo del calore solare che avviluppa la copertura, il Vimana apparirà come una nuvola.

La prima interpretazione data da Davenport sottolinea giustamente che: < al Vimana, nascondendolo.>>

A nostro avviso invece, un chimico esperto potrebbe chiarire gli ingredienti e le procedure, in quanto la descrizione segue le stesse modalità di precisione nella descrizione già usate nel 27° segreto. Occorre innanzitutto sottolineare che, fino a Mendeleievv e comunque non prima del XVIII° secolo, gli alchimisti erano soliti non parlare di sali, basi o carbonati di calcio, bensì, per le loro formule, usavano la descrizione degli elementi o componenti che contenevano le sostanze necessarie alla realizzazione della formula chimica desiderata. Non era inusuale quindi leggere formule contenenti frasi come succo di melograno per indicare l’uso di zuccheri e vitamine, nero fumo, per riferirsi al carbonio o conchiglie di mare e polvere di rocce per indicare silicati e carbonati.

Lo strano intruglio, sottoposto al processo di distillazione, produceva il fumo della soluzione, o più precisamente il gas, come abbiamo più volte indicato. Questo era trasformato in nuvola, inondandolo del calore solare che avviluppa la copertura.

L’azione di inondare il gas con il calore solare che avviluppa il Vimana, fa forse riferimento sia ad azioni termiche sul composto, sia ad azioni elettrriche o magnetiche per tenerlo aderente allo scafo del Vimana.

Anche in questo caso ciò che a prima vista può sembrare un racconto incomprensibile può diventare, per un esperto chimico moderno, molto chiaro.

Si dimostra quindi, ancora una volta ed in modo palese, che le descrizioni riportate nel manuale non sono racconti di un sognatore o bufale di un imbonitore, ma descrizioni precise di fenomeni concreti, fatte da un inesperto dotato di una preparazione tecnica non molto approfondita, ma sufficiente per un racconto preciso ed esatto delle apparecchiature descritte e dei fenomeni che esse producono.

31) STABDHAKA:

proiettando il fumo avvelenato Apsmaara nel tubo situato nella parte Nord del Vimana, e scaricandolo col meccanismo Stambhana, la gente negli aeroplani nemici sarà resa incosciente.

<> sostiene correttamente Davenport, e prosegue: <>

Un’altra interpretazione sarebbe possibile se si conoscesse il meccanismo Stambhana.

Noi possiamo supporre che il gas era in grado di entrare nei Vimana nemici sia sfruttando le connessioni del vimana con l’esterno, sia supponendo che tale meccanismo era capace di aprire un varco nel Vimana nemico vettorando il gas su opportuni campi magnetici modulati.

L’ipotesi che tale gas fosse capace di un’alta penetrazione, almeno con le conoscenze tecniche attuali, richiederebbe ipotizzare strani gas capaci non solo di non disperdersi nell’aria, ma di attraversare per diffusione pareti solide o cristalline.

32) KARSHANA:

quando vimana nemici arrivano in forza per distruggere il tuo Vimana, mettendo in fiamme il Jwaakine shakit nel Wyshwaanara-naal, o tubo situato sull’ombelico del vimana, e girando le chiavi delle due ruote ad 87 gradi, il rovente Shakti avvilupperà il vimana nemico e lo brucerà.

Per questo ultimo segreto dobbiamo concordare con Davenport che afferma: <
Potrebbe trattarsi di un raggio laser, o di un missile incendiario o di qualunque altra cosa.>>

La nostra conclusione, al giorno d’oggi, è che il testo ci sembra ermetico solo perché la tecnologia moderna non ha ancora prodotto strumenti capaci di fare quanto descritto. L’unica indicazione interessante per proseguire nelle ricerche è il riferimento alle ruote ad 87 gradi. Un angolo decisamente strano.

Infine notiamo che questo è l’unico segreto in cui apertamente si parla di distruzione del nemico.



Questi sono i 32 segreti che devono essere conosciuti dai piloti, secondo Siddhanaatha.

La conclusione del manuale è tipicamente orientale. Sembra di leggere un testo sacro, se non fosse che le nostre conoscenze sono tali da farci interpretare correttamente quanto ci viene tramandato. Le conclusioni provvisorie a cui noi siamo giunti, per il momento, alla fine di questo lavoro, sono riassunte nel capitolo seguente.

La conclusione definitiva non è ancora possibile raggiungerla ora perché manchiamo di molte informazioni importanti che forse scopriremo nel prossimo futuro, chissà forse con il ritrovamento di alcuni dei testi riportati e, speriamo, gelosamente custoditi come testi sacri in qualche sperduto monastero tibetano o indiano. Questo lavoro si prefigge di spingere altre intelligenze a proseguire nelle interpretazioni dei segreti che ci sono stati affidati.







Considerazioni riassuntive odierne

<, i Vimana erano velivoli dotati di una notevole manovrabilità ed equipaggiati con perfezionati mezzi di avvistamento. In alcuni esempi simili a quelli di cui sono dotati gli aerei attuali più perfezionati. Molto dissimili dalle moderne sono invece le armi difensive ed offensive di cui sono equipaggiati.

Particolarmente interessanti i continui riferimenti ad altri testi che ci fanno capire come il Vymanika-Shastra non sia un’opera originale, ma una specie di volgarizzazione di opere molto più vaste e, si presume, molto più precise che, almeno in parte, sembrano essere andate perdute.>> Queste conclusioni di Davenport ci trovano abbastanza d’accordo.

Ma noi desideriamo analizzare in modo più epistemologico il testo.

Innanzitutto abbiamo i primi tre segreti (il 1°, il 2° ed il 3°) che, come abbiamo indicato, hanno il sapore di una introduzione ad un manuale.

Quindi vi sono sei segreti (il 4°, il 10°, l’11°, il 21°, il 22° ed il 24°) che riguardano il pilotaggio del Vimana.

Questi indicano come e quando azionare gli opportuni interruttori per guidare accortamente in caso di turbolenze, come contrarre o espandere convenientemente le ali per effettuare diverse operazioni di volo, oppure come prevenire l’azione dell’energia elettrica esterna o quella delle correnti d’aria, o, in fine, per volare a zigzag.

Altri sei segreti (il 5°, il 6°, il 7°, il 19°, il 29° ed il 30°) insegnano manovre elusive o di camuffamento del Vimana.

Per far ciò sono usati sistemi di assorbimento o di riflessione della luce solare, sistemi di ionizzazione, sistemi chimici di condensazione, sistemi elettromagnetici di elusione radar.

Inoltre vi sono cinque segreti (il 9°, il 25°, il 26°, il 27°, il 28°) di tipo informativo.

Mediante questi sistemi vengono acquisiti dati del nemico o del territorio. I sistemi comprendono apparecchiature a raggi infrarossi, radar, televisivi, sonori e di indagine ambientale.

Due segreti (il 15° ed il 16°) sfruttano fenomeni fisici della natura per creare splendore come quello del mattino oppure aree di tenebre durante il giorno per motivi di difesa o offesa.

Ancora, tre segreti di tipo psicologico (il 12°, il 13°, il 14°), hanno il compito di far compiere ai piloti azioni consistenti nello spaventare confondere e stupire gli osservatori.

Infine sei segreti (l’8°, il 17°, il 18°, il 20°, il 23°, il 31°) sono più squisitamente militari di offesa, sfruttando le forze di tipo meteorologico, che stordiscono, squassano, paralizzano, rendono insensibili i nemici colpiti con tali sistemi.

L’unico segreto decisamente distruttivo e quindi mortale, è il 32° in cui si parla chiaramente di bruciare il vimana nemico.

Resta ancora un punto che occorrerebbe approfondire e cioè:

<>.

Se tale ipotesi è vera, molte delle conclusioni a cui possiamo giungere diventano immediatamente chiare. Sembra infatti ovvio che il manuale abbia lo scopo di mettere i piloti in condizione di guidare tali apparecchiature complesse, insegnando loro soltanto ad accendere e spegnere interruttori, spiegando per sommi capi i principi fisici su cui si basano, ma tentando di chiarire ai piloti l’obiettivo che si raggiungeva con determinate azioni. In tal modo diventava facile usare queste squadre per azioni tattiche inquadrate in un’azione strategica più complessa. Inoltre spiegando ai piloti quali armi usare per disorientare, confondere, eludere, terrorizzare, stordire, rendere incoscienti, mandare in coma ed in un solo caso uccidere il nemico bruciando il suo vimana, l’eventuale ritrosia ad agire contro i propri compatrioti veniva fortemente attenuata.

Il compito di questi piloti era quindi di tipo elusivo e di disturbo.

Ben altri piloti, i Precettori competenti forse, saranno stati i manovratori dei Vimana ben più complessi e ben più offensivi, come quelli che distrussero Mohenjo-Daro.

20/12/2008 20:15

LA "LUCE" DI LAREDO ...

Il Ten. Earl Fogle, uno sperimentato pilota di reattori, era, la notte del 4 Dicembre 1956, alla guida del suo veloce caccia ad elica P-51 "Mustang".
Alle 20.49, dopo un paio d'ore di volo, Fogle cheiamò la "Torre" di Laredo per l'autorizzazione alla procedura di avvicinamento al campo. Essendovi però alcuni reattori già in circuito d' atterraggio, la "torre" gli comunicò di effettuare un 360 a non meno di 10 miglia dal campo per essere sicuro di evitare i "traffici" in procedura. Volando ad una quota di 6000 piedi, a circa 12 miglia dalla Base, Fogle vide ad un tratto un Luce splendente che si spostava velocemente.... A prima vista egli lascambiò per lo scarico infuocato di un aereo a reazione giunto in ritardo. Ma poi si rese conto che nessun reattore poteva compiere virate così strette e rapide come ora stava facendo quella Luce....
Cercò allora di chiarire il mistero accostando verso la Luce, cautamente, e poté vedere che aveva un colore bluastro, non arancione come si aspettava a causa dei motori di un jet. L'Oggetto sconosciuto, si alzò d'improvviso alla sua stessa quota, essendo prima più in asso, tracciando contemporaneamente dei cerchi attorno al suo aereo a velocità fantastica...
Tutto ciò che il pilota poteva vedere era uno splendore bianco-azzurro vorticare intorno sl suo aereo che sembrava fermo al confronto!
Dopo un po, l'oggetto sconosciuto, balzò fulmineamente verso l'alto in una strana ascesa ondeggiante... Fogle stette ad osservare attonito, impietrito all'interno del suo abitacolo...In pochi secondi, due, tre, al massimo, l'Oggetto era salito di 9000 piedi sopra di lui! Fogle, riprendendo animo, provò ad accelerare e a cabrare per cercare d'inseguirlo.
L'U.F.O. sembrò fermarsi o roteare strettamente, da mantenersi praticamente sullo stesso punto! Poi, d'un tratto, il Tenente siaccorse che stava dirigendosi dritto verso di lui...
La velocità fantastica era tale che non ebbe neppure il tempo di fare qualcosa per evitarlo!
Paralizzato, nel suo stretto abitacolo, di notte, aspettando di lì ad un attimo l'inevitabile conclusione, non poté far altro che fissare allucinato la Cosa...
Ad una distanza di circa 100 metri, l'U.F.O., ondeggiando un istante, scartò di lato, quasi a sfiorare l'ala del caccia; la velocità fu tale che Floge poté vedere solo un bagliore bianco-azzurro! Voltandosi a guardare, Floge spaventato, scorse l?oggetto sferrciare di nuovo verso l'alto, ondeggiando lievemente, poi riprecipitarsi, come per ripetere la manovra precedente...
L'unica idea che attraversò la mente del Tenente fu quella di spegnere tutte le luci di bordo e buttarsi in picchiata a spirale per cercare di sfuggire alla Cosa, che invece sembrava ... "divertirsi" !
Per un momento Fogle credette che il su inseguitore sconosciuto lo seguisse fino a terra.. Ma quasi a 5000 piedi l'Oggetto dalla luce bianco-azzurra s'impennò alzandosi ondeggiando, persparire per sempre in alto nel buio della notte...
Tutto era durato 6 minuti!
Una volta atterrato all'Aeroporto di Laredo, per due ore, gli Ufficiali del Servizio Segreto (A.T.I.C.) lo tormentarono per avere ogni possibile ragguaglio...!

Ecco un altro dei bellissimi resoconti redattti da Donal E. Keyhoe quando Albert Chop (dell'Ufficio Stampa dell'U.S. AIR FORCE)lo metteva al corrente autorizzato dall'Aviazione stessa!
Altroché "X-Files",questi sarebbero racconti da far conoscere! (Evidentemente non si può...)

20/12/2008 20:21

LA "LUCE" DI LAREDO ...

Il Ten. Earl Fogle, uno sperimentato pilota di reattori, era, la notte del 4 Dicembre 1956, alla guida del suo veloce caccia ad elica P-51 "Mustang".
Alle 20.49, dopo un paio d'ore di volo, Fogle cheiamò la "Torre" di Laredo per l'autorizzazione alla procedura di avvicinamento al campo. Essendovi però alcuni reattori già in circuito d' atterraggio, la "torre" gli comunicò di effettuare un 360 a non meno di 10 miglia dal campo per essere sicuro di evitare i "traffici" in procedura. Volando ad una quota di 6000 piedi, a circa 12 miglia dalla Base, Fogle vide ad un tratto un Luce splendente che si spostava velocemente.... A prima vista egli lascambiò per lo scarico infuocato di un aereo a reazione giunto in ritardo. Ma poi si rese conto che nessun reattore poteva compiere virate così strette e rapide come ora stava facendo quella Luce....
Cercò allora di chiarire il mistero accostando verso la Luce, cautamente, e poté vedere che aveva un colore bluastro, non arancione come si aspettava a causa dei motori di un jet. L'Oggetto sconosciuto, si alzò d'improvviso alla sua stessa quota, essendo prima più in asso, tracciando contemporaneamente dei cerchi attorno al suo aereo a velocità fantastica...
Tutto ciò che il pilota poteva vedere era uno splendore bianco-azzurro vorticare intorno sl suo aereo che sembrava fermo al confronto!
Dopo un po, l'oggetto sconosciuto, balzò fulmineamente verso l'alto in una strana ascesa ondeggiante... Fogle stette ad osservare attonito, impietrito all'interno del suo abitacolo...In pochi secondi, due, tre, al massimo, l'Oggetto era salito di 9000 piedi sopra di lui! Fogle, riprendendo animo, provò ad accelerare e a cabrare per cercare d'inseguirlo.
L'U.F.O. sembrò fermarsi o roteare strettamente, da mantenersi praticamente sullo stesso punto! Poi, d'un tratto, il Tenente siaccorse che stava dirigendosi dritto verso di lui...
La velocità fantastica era tale che non ebbe neppure il tempo di fare qualcosa per evitarlo!
Paralizzato, nel suo stretto abitacolo, di notte, aspettando di lì ad un attimo l'inevitabile conclusione, non poté far altro che fissare allucinato la Cosa...
Ad una distanza di circa 100 metri, l'U.F.O., ondeggiando un istante, scartò di lato, quasi a sfiorare l'ala del caccia; la velocità fu tale che Floge poté vedere solo un bagliore bianco-azzurro! Voltandosi a guardare, Floge spaventato, scorse l?oggetto sferrciare di nuovo verso l'alto, ondeggiando lievemente, poi riprecipitarsi, come per ripetere la manovra precedente...
L'unica idea che attraversò la mente del Tenente fu quella di spegnere tutte le luci di bordo e buttarsi in picchiata a spirale per cercare di sfuggire alla Cosa, che invece sembrava ... "divertirsi" !
Per un momento Fogle credette che il su inseguitore sconosciuto lo seguisse fino a terra.. Ma quasi a 5000 piedi l'Oggetto dalla luce bianco-azzurra s'impennò alzandosi ondeggiando, persparire per sempre in alto nel buio della notte...
Tutto era durato 6 minuti!
Una volta atterrato all'Aeroporto di Laredo, per due ore, gli Ufficiali del Servizio Segreto (A.T.I.C.) lo tormentarono per avere ogni possibile ragguaglio...!

Ecco un altro dei bellissimi resoconti redattti da Donal E. Keyhoe quando Albert Chop (dell'Ufficio Stampa dell'U.S. AIR FORCE)lo metteva al corrente autorizzato dall'Aviazione stessa!
Altroché "X-Files",questi sarebbero racconti da far conoscere! (Evidentemente non si può...)
21/12/2008 16:35

Crops-Circle

Riguardo i "Crops-Circle" soltanto due parole:

Riguardo ai "crop-circles" sono convinto che siano iniziati quelli autentici e poi qualche fesso perditempo, o meglio, incaricato dal solito mandato governativo, abbia scimmiottato i "crops" autentici, ma ci casca solo chi è inesperto...
In più, il grano piegato ( non spezzato, come capita ai fessi che ci provano ) continua a crescere tranquillamente, mentre dove è stato piegato si possono notare i cosiddetti nodi di accrescimento...
Ma queste cose, quando debbono svergognare il tutto, non le dicono...
Mondo cicappino!
Nei veri "crop-circles", molte volte, le macchine fotografiche, le video camere ed aggeggi vari, non funzionano nell'area! E' questo che non siamo in grado di fare: sviluppare un qualcosa di così potente da irradiare per pochissimo tempo un'area vasta, come quella dei "crop-circles". Evidentemente la zona rimane, per così dire, "impregnata" da questa energia elevata! per fare un esempio banale: come quando uno spillo viene attratto da una calamita; rimane per un certo periodo...
Certo, la gente comune non sa, ad esempio che in quelli veri, gli insetti non fanno in tempo a fuggire e rimagono uccisi all'istante con le loro ali aperte, in segno di spasmo improvviso!
Sottolineavo anche i nodi di accrescimento del grano piegato!
Per non parlare degli insetti che rimangono "fulminati" , attaccati (senza avere il tempo di fuggire) e con le ali aperte per lo spasmo subìto in modo assai repentino... Non c'è bisogno di molte prove...
O che i veri "crops" si formano anche in piena notte, in pochi istanti e con la nebbia? delle Sfere luminose sorvolare un pittogramma in allestimento, in pochi istanti più volte durante un'esecuzione di un pittogramma:
Sono state osservate e riprese, inoltre, delle Sfere luminose sorvolare la zona proprio mentre si formava, sotto gli occhi esterrefatti di testimoni oculari, un "crop-circle" in pochi istanti!
Una troupe televisiva giapponese, che si era recata in Gran Bretagna per studiare i "Crop-circles", mentre si trovavano, di notte, in una località ( che ora mi sfugge, e non ho intenzione di andarmela a ricercare ) dove avvenivano spesso questi "agroglifi", sentirono strani ronzii nell'aria notturna; uscirono immediatamente dalle tende, dentro le quali erano a dormire, ma videro solo un paio di luci soffuse che giravano nella nebbia...

Chi le scrive queste cose? Chi le legge?
Tutti, invece, sono pronti a fornire patetiche storie come quelle dei due vecchietti intenti a produrre quel po po di "roba"; o dei buon temponi....
Se non è fantascienza questa...
Il bello poi che i due personaggi avrebbero viaggiato in tutto il mondo... ( comunque,se non erro, sono pure morti, ora )
E, gli scettici, non si rendono neppure conto che gli agroglifi vengono rappresentati in pochi secondi! Mentre per farne uno falso ( evidentissimo e brutto ) occorrono ore...
Ma chi si sente dare queste ed altre spiegazioni del genere? In tv, nessuno!
Questo per "coprire" l'ennesima PRESENZA di chi ci vuol far sapere, gradatamente, qualcosa... magari con messaggi subliminali!


Ci sono due volumi interessanti, anche a livello di decifrazione; vediamo... eccoli qui :

"IL MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO"
di Michael Hesemann Ed. Mediterranee

"I NUOVI CERCHI NEL GRANO"
( praticamente il secondo volume )


21/12/2008 16:43

Spunto da un'E-mail
A proposito di un'E-Mail inviatami, vorrei far notare una cosa: quello che molti cercano da "poco, io l'ho già cercato da anni... Ecco perché ho abbandonato da molto tempo l'ipotesi terrestre. In più, con il mio lavoro, ho potuto verificare, e direttamente, quello che prima leggevo solamente.
In tendo le testimonianze dirette dei piloti da caccia ( che, specie nel periodo della "guerra fredda" ) dovevano necessariamente, ed al volo, conoscere qualsiasi armamentario (amico, non si sa mai! e nemico ).
Tutt'ora è così, ma in specialò modo a quei tempi; e di allarmi STRANI ve ne erano! Basta leggere il rapporto "an assessament" di R. Dean: www.edicolaweb.net/nonsoloufo/ds08_01i.htm
che era in servizio praticamente nello stesso mio periodo...

Eèèè, un'altra cosa: io non mi baso su "mere supposizioni"! L'avete trovato!
Durante un'inchiesta sono il primo a "smontare" tutto; primo, perché voglio essere sicuro io, personalmente; secondo, non mi ritengo uno che vede dischi volanti dappertutto; terzo, controllo sempre la serietà del testimone; quarto, visto che sono iscritto ad un gruppo di ricerca, non gradisco fare la figura del pagliaccio ed ignorante!
Perciò , per quel che mi riguarda, gli UFO sono Astronavi di Esserei intelligenti provenienti da altrove, ma più che da altrove, dallo Spazio.
HANNO Basi sulla Luna (lo dimostrano tutti i filamati NASA, compresi quelli con le riprese e foto ritoccate o sfumate ), e probabilmente anche sulla Terra...
Viaggiano sicuramente nell'Iperspazio, attraverso modificazioni dello Spazio-Tempo causato dal loro forte campo magnetico che distorce ( come un mini "buco-nero" ) lo spazio intorno ad Essi, e di conseguenza compiono balzi nell'infinito, praticamente in modo istantaneo, e così viene aggirata la fisica della limitata velocità della luce!
"Tunnell spaziali" che ormai sono entrati nella mentalità ( abbastanza ristretta, dico io ) dei nostri scienziati ( perché il nostro caro Zichichi ci ha messo un po di tempo ad accettare la teoria, ormai dimostrata, dei "buchi-neri" ).
Il tutto dimostrato da come SI COMPORTANO, durante gli avvistamenti, nel senso delle caratteristiche, tali OGGETTI, con il loro campo magnetico, che interferisce, con le cose, nello spazio circostante...
più che altro i militari hanno sviluppato alcune cose in cui erano ancora in alto mare, ma fa volare SIMILI APPARECCHI se lo possono ancora...sognare!
Tutte le applicazioni ( di cui ha parlato P. Corso ) le conosciamo, ma vedete, quando parlava di "onde Teta", non sappiamo da dove cominciare! Tutto quello che l'USAF è riuscita a fare è contollare con il movimento dell'occhio il cannone multiplo dell'"Apache"; mentre con il timbro della voce sta provando a far volare l'F-18, ma con il pensiero...siamo davvero lontani! Ergo, i Dischi che hanno tra le mani, resteranno a terra ancora per un po...
Se è vero che si manovrano con il pensiero, viste effettivamente le manovre improvvise che riescono a fare ( paragone stupido: come le mosche ), interfacciando la mente con le mani su una sorta di tastiera, che invia con immediatezza i comandi a tutta l'Astronave, ne abbiamo di strada da fare...

[Modificato da ufologo 555 21/12/2008 16:46]
21/12/2008 16:50

Hanno mai provato ad abbattere un UFO?

Certo, e varie volte! Specialmente nell'allora Unione Sovietica ( dove fuor di dubbio non dovevano rispondere all'opinione pubblica ), e questo è successo anche negli Stati Uniti qualche volta, ma gli si sono inceppate sempre le armi di bordo...(ecco un'altra prova della LORO PROVENIENZA, o abbiamo qualcosa del genere in serbo? Per questo motivo "posto" accadimenti un po datati, PROPRIO PER METTERE IN EVIDENZA IL DIVARIO TRA LA NOSTRA TECNOLOGIA E LA LORO, in più sono casi studiati ed accompagnati da ogni tipo di documentazione... ).
Riguardo alla scoperta di un 'improbabile lega di metalli, non è quella che risolverebbe tutti i problemi, perché c'è sempre il fatto dell'inevitabile impatto con l'atmosfera, e da lì, non si scapperà mai! Ecco perché LORO l'hanno risolto con il campo magnetico intorno al loro Disco ( sono talmente sicuro che non parlo di UFO, ma di SICURE MACCHINE ALIENE; ma non perché sono un "fissato" o "matto", ma perché sono...vecchio! Ed ho appreso molte cose da quando LI osservai la prima volta... La mia passione di sapere di cosa diavolo fossero, il mio lavoro sia con il radar che con il contatto con i piloti ed in fine le inchieste con i vari testimoni, ed anche qui, come già detto, non conosco mezzi terrestri che proiettano fasci di luce che si piegano o si allungano o si accorciano, capisci? A malapena abbiamo tirato fuori da poco il laser! ).
E siamo decenni indietro anche con l'Astronautica! Ve lo posso assicurare io che "seguivo" i vari progetti Spaziali, sia di Von Braun che di altri.
Siamo rimasti con un misero "Shuttle" che se non stanno attenti si perde anche le piastrelle antitermiche, e si parla ancora di ...cose segrete!
Comunque, seguirò a scrivere di fatti accaduti, sicuri e documentati, accaduti non di recente, per insistere su la troppa, troppa evidente tecnologia superiore!
Riguardo intercettazioni da parte di nostri aerei, sì, ci hanno provato, ma andatelo a chiedere ai due piloti scomparsi in volo a Puerto Rico ( vi sono anche le immagini, prima della scomparsa, dei due F-14 che inseguivano, per abbatterlo, un Disco Volante! Poi ne sono spariti, o disintegrati altri, come ad esempio 5 F-100 "Super Sabre"! Non sono più stati visti uscire da una nuvola isolata, lì presente, mentre inseguivano un altro OGGETTO ( sempre a forma di DISCO! ).

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21/12/2008 16:52

Re: Il caso dell'RB-47 "Stratojet"
ufologo 555, 20/12/2008 19.40:

Un altro avvistamento da non dimenticare...

Osservazioni di un Oggetto Non Identificato nella parte Meridionale-Centrale degli Stati Uniti da parte dell’USAF, in data 17 luglio 1957
Sommario:
Un velivolo RB-47 dell’Aeronautica USA, equipaggiato con apparati di Contromisure Elettroniche (ECM) e con sei ufficiali di equipaggio, fu seguito da un Oggetto Non Identificato per una di-stanza di ben oltre 700 miglia e per un periodo di tempo di un’ora e mezzo mentre si trovava in volo sul Mississippi, attraverso la Louisiana e Texas fino nell’Oklahoma. L’Oggetto fu visto in di-verse riprese dal personale ai comandi come una luce di elevata intensità, fu se-guito dai radar a terra ed avvistato sugli apparati ECM a bordo dell’RB-47.
Di particolare interesse in questo caso sono le numerose ricorrenze di avvista-menti e sparizioni simultanee su tutti e tre i distinti e fisicamente separati “cana-li”, nonché la inusitata rapidità delle manovre effettuate, che andava ben oltre qualsiasi esperienza dell’equipaggio.
Introduzione:
Nelle prime ore del mattino del 17 luglio 1957 un RB-47 partito dalla base del-l’USAF di Forbes a Topeka nello stato del Kansas, si trovava in volo per effettuare una missione composita che com-prendeva esercitazioni a fuoco sull’area del Texas-Golfo del Messico, esercita-zioni di aeronavigazione sul Golfo ed infine esercitazioni ECM (ovvero di con-tromisure elettroniche) previste nel corso della tratta di rientro attraverso la parte meridionale-centrale degli Stati Uniti. L’RB-47 aveva un equipaggio di sei uo-mini, tre dei quali erano ufficiali specializzati nella guerra elettronica ai comandi degli apparati ECM, siti nella parte posteriore del velivolo. I loro nomi sono i seguenti: Lewis D. Chase, pilota; James H. McCoid, copilota; Thomas H. Henlay, navigatore; John J, Provenzano, al Monitor 1; Frank B. McClure, al Monitor 2; Walter A. Tuchscherer, al Monitor 3. Per questa descrizione mi baserò sulle risultanze delle mie intervi-ste all’equipaggio e sui documenti che sono riuscito a reperire.
Questi consistono in un messaggio TWX di 3 pagine dal 745mo ACWRON di Duncanville, Te-xas protocollato il 17 luglio 1957 alle 1557Z ed un sommario di quattro pagine redatto da E.T. Piwetz, Ufficiale del Servizio Informazioni dell’USAF, 55mo Reparto Ricognizione, Base USAF di Forbes, e trasmesso al Quartiere Genera-le dell’ADC alla base di Ent, Colorado, in ottemperanza ad una richiesta del 15 agosto da parte del Col. F. T. Jeep, direttore del Servizio Informazioni presso l’ADC. Tale sommario, assieme ad un Rapporto di Osservazioni di dodici pagine fu trasmesso il 17 novembre al "Progetto Blue Book", e fu evidentemente la prima documentazione che il Progetto ricevette sul caso. Il rapporto di dodici pagine (AISOP n. 2) fu preparato dal Magg. Chase il 10 settembre e contiene diversi punti di interesse che non compaiono in altri documenti sul caso. Vi sono infatti precisi riferimenti temporali, geografici ed altre circostanze, ed in generale il documento ha il pregio di essere stato redatto quando tutti i dettagli degli eventi erano ancora freschi nella mente dei membri dell’equipaggio.





qualcuno sa se in seguito all'evento, i 6 ufficiali rilasciarono mai delle interviste o dei memo riguardanti il caso? secondo me è uno dei casi più solidi in assoluto
21/12/2008 16:56

Scomparsa in volo di due F-14 "Tomcat",

Il fatto successe il 28 Dicembre, 1988, alle ore: 19.35. Alcune persone a Capo Rojo, a sud dell'isola portoricana, riferirono con ampi dettagli, di aver potuto osservare un UFO di forma triangolare, seminascosto da na luce giallastra, volare sopra le montagne della Sierra Bermeja, una zona ricca di avvistamenti. Questaluce giallastra era emessa dalla parte inferiore dell'UFO, d'improvviso arrivarono due jets americani, due F-14 "Tomcat", per intercettare l'imtruso.
Per tre volte l'UFO triangolare, enorme, cambiò rotta cercando di evitare o "raggirando" i due caccia...Poi, all'improvviso si fermò quasi del tutto, creando praticamente una rotta di collisione con uno dei due caccia che erano al'inseguimento!
La gente urlò per l'ineviabile scontro in cielo, invece, il caccia ... sparì, lettrealmente, nelle vicinanze dell'UFO!
L'altro caccia, che seguitava a volare in tondo , dopo essersi ulteriormente avvicinato al misterioso Triangolo Volante, sparì anch'esso improvvisamente! Quindi, tranquillamente, l'UFO sorvolò, tornando indietro, la zona del Lago Saman e proprio sull'acqua, intorno ai 30 m. di quota, l'Oggetto i divise in due con un'esplosiione luminosa e... silenziosa! Uno dei due Oggeti prese la direzione verso Nord a grandissima velocità; l'Altro, sparì allontanandosi verso Est...
Pare che vi fosse anche una altro caccia che controllava il tutto da debita distanza... Ma quando il pilota si accorse cosa stava succedendo ai suoi compagni, cercò di allontanarsi frettolosamente ma, a quel punto, un centianaio di tstimoni dissero che dall'UFO partirono 3 piccole sfere rosse che inseguirono fulmineamente il caccia in fuga, del quale non si seppe più niente.....
Tutta la documentazione è in possesso dell'Ufologo portoricano Jorge Martin, uno dei maggiori ricercatori dell'America latina.
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